fbpx La posizione della Nigeria sulla bozza zero | Scienza in rete

La posizione della Nigeria sulla bozza zero

Primary tabs

Read time: 2 mins

La Nigeria, con 158 milioni di abitanti è il paese più popoloso dell'Africa e il settimo al mondo. Inoltre il suo PIL la pone al 32° posto tra le economie della terra. Stiamo parlando quindi di un paese chiave per la buona riuscita della Conferenza di Rio+20. Infatti quelli che una volta erano paesi sottosviluppati (Cina, il Brasile, l'India e la stessa Nigeria) ora guidano una buona fetta dell'economia mondiale e chiedono che sia riconosciuto il loro ruolo di leader globali.

Sul sito della Conferenza è disponibile il documento rilasciato dal governo africano sulla Bozza Zero. La posizione del paese è chiara: appoggiare i lavori di Rio+20 mettendo in risalto le particolarità proprie della Nigeria. Il governo ha dato un chiaro e deciso appoggio ai major group tra i quali i giovani, le donne e le popolazioni indigene. Il governo federale ha infatti creato un Parlamento dei giovani e un Ministero per gli affari delle donne. Un decisione simbolica e decisiva per un paese che conta 76 milioni di donne e il 41% della popolazione sotto i quindici anni. Inoltre la politica appoggia l'ingresso dei privati nell'economia verde in modo da ridurre il gap tecnologico e scientifico tra la Nigeria e i paesi sviluppati.

Su un punto in particolare i politici nigeriani tengono ferma la loro posizione: le decisioni che verranno prese durante la Conferenza dovranno tenere conto delle specifiche particolarità economiche, sociali, culturali e scientifiche della Nigeria. Perciò il governo chiede con forza un approccio dal basso per la creazione di politiche concertate allo scopo di fermare il degrado ambientale, stabilizzare l'ecosistema e creare un'economia alternativa.
Il tutto evitando le pastoie burocratiche che secondo la Nigeria hanno bloccato finora la nascita di una green economy globale.


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Risoluzione Sasso: l’educazione sessuale e affettiva è ancora un miraggio per le scuole italiane

Sit in Arcigay e Tocca a noi contro la risoluzione Sasso

La risoluzione 7-00203 presentata da Rossano Sasso e recentemente approvata promuove linee guida che escludano la presunta “ideologia gender” dall'educazione sessuale nelle scuole. Un approccio che ha suscitato proteste da parte di associazioni e opposizioni, che temono una limitazione nell'accesso a un'educazione sessuale inclusiva – e che i giovani restino privi di una formazione dal ruolo non indifferente per il loro benessere sessuale e affettivo.

Nell'immagine di copertina: il sit in di Arcigay e Tocca a noi a Genova. Crediti immagine di copertina: Arcigay/Tocca a noi

«E se qualcuno pensa di sostituirsi alle famiglie, magari con sedicenti esperti provenienti da associazioni Lgbtqia+, nell'educazione di bambini di 6 anni, troverà sempre nella Lega un muro insuperabile», ha affermato qualche giorno fa su Repubblica il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, commentando la recente approvazione della risoluzione 7-00203, Adozione di linee guida volte a favorire il rispetto de