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Quando Homo Sapiens lasciò l'Africa

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Scienza in Radio: la rassegna stampa delle principali notizie di scienza e politica della ricerca della settimana, commentata con ospiti e protagonisti della ricerca scientifica italiana e internazionale.

Credits:
Morning Coffee, fri.events Orchestra (Album "Life The Movie")
Back on, Werkstatt (Album"The Original Typewriter")
Immagine di Micol De Falco 

In questa puntata

PRONTI AL DISTACCO?

Biologia cellulare
L’ultima fase della divisione cellulare, l’abscissione, è spesso la più lunga. Ecco come fanno, secondo una ricerca francese, le due cellule figlie a rompere il loro legame senza danneggiare la membrana.

GHIACCIO BOLLENTE

Ambiente
Su Nature Geoscience è stato pubblicato un nuovo modello che spiega come mai, negli ultimi vent’anni, è aumentato il livello di ghiaccio superficiale in Antartide. La ricerca è stata condotta da Richard Bintanja del Royal Netherlands Meteorological Institute di Wilhelminalaan, in Olanda.


Credits: Richard Bintanja/Nature Geoscience

IL PREZZO DELLE CORNA

Etologia
Perché i maschi di tante specie animali si prendono la briga di crescere i piccoli anche quando non sono loro figli? Un paradosso solo apparente: accettare di allevare la prole è la migliore strategia evolutiva per la maggioranza delle specie. Uomo compreso. La ricerca è apparsa su Plos Biology.

Le femmine dello scarabeo Nicophorus sono spesso infedeli: meglio non esagerare con le cure parentali, che per questa specie sono molto impegnative (Cortesia di P. Smiseth/PloS Biology)

OROLOGI DA SINCRONIZZARE

Paleoantropologia
Quando è avvenuto il fatidico esodo di Homo sapiens dall’Africa? I ritrovamenti fossili indicavano una data, i dati molecolari un’altra. Uno studio pubblicato su Current Biology fa ora luce su questa intricata vicenda. Ne parliamo con Giorgio Manzi, docente di paleoantropologia all’Università La Sapienza di Roma.

GLI STUDENTI E LA RICERCA

Didattica della scienza
Quanti professori si disperano per le ore che la didattica toglie alle loro ricerche? Eppure le due cose possono coesistere. Un professore di biologia dell’Università di Stanford ha coinvolto la classe nei propri studi sull’impollinazione, scoprendo che quando gli esperimenti sono reali, gli studenti si appassionano e imparano di più. L’idea ha meritato lo Science Prize for Inquiry-Based Instruction di questo mese. 


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L’urgenza nascosta: gli eventi climatici estremi e la salute mentale

salute mentale

All'aumentare degli eventi estremi a causa delle crisi climatica, diventa evidente che il loro impatto si ripercuote anche sulla nostra salute mentale. Si tratta di un legame che solo da poco la ricerca ha iniziato a indagare, ma che evidenzia la necessità di considerare anche la salute mentale nello sviluppare azioni preventive e di tutela.

Crediti immagine: Chris Gallagher/Unsplash

Nel maggio del 2016 la città canadese di Fort McMurray è stata colpita da un grave incendio, le cui cause risultano ancora oggi ignote. Il disastro, uno dei più grandi nella storia del paese, ha ridotto in cenere 3200 edifici e ha costretto all’evacuazione quasi 90.000 residenti. Complici i venti forti e il clima secco, i piccoli roghi presenti nelle zone limitrofe alla cittadina hanno continuato a divampare fino ad agosto del 2017, mese in cui l’incendio è stato ufficialmente dichiarato estinto.