Vengono presentati oggi, 14 Dicembre, a Londra presso la Royal Society, i risultati relativi al Global Burden of Disease Study 2010 (GBD 2010), uno studio che descrive la distribuzione globale e le cause di una vasta gamma di malattie gravi, lesioni, e fattori di rischio per la salute umana. Lo studio, commissionato dalla Banca Mondiale nel 1990, che è durato più di cinque anni, coinvolgendo 486 autori in 50 paesi diversi, è stato notevolmente ampliato, con più malattie, infortuni, e fattori di rischio valutati rispetto al passato. Per la prima volta, i dati sono stati generati per diversi punti nel tempo, consentendo ai ricercatori di tenere traccia di come la salute del mondo è cambiata negli ultimi due decenni.
Dal 1970, uomini e donne in tutto il mondo hanno guadagnato poco più di dieci anni di speranza di vita, ma questi anni in più vengono vissuti insieme a lesioni e malattie.
I risultati mostrano
infatti che le malattie infettive, malattie materno-infantili e la
malnutrizione, ora fanno meno morti rispetto a vent'anni fa. Di conseguenza,
meno bambini muoiono ogni anno, ma più giovani e uomini di mezza età soffrono e
stanno morendo di malattie non trasmissibili, come il cancro e malattie
cardiache, che sono diventate così le cause di disabilità e di morte dominanti
in tutto il mondo.
"Per i dirigenti del settore sanitario, ricercatori e cittadini
consapevoli, spiega Chris Murray dell’IHME, questo tipo di studio offre
l'opportunità di vedere il quadro generale, per confrontare le malattie, gli
infortuni, i fattori di rischio, e di capire quindi in un dato luogo, range di tempo e d’età, quali sono le principali
cause per la perdita della salute. GBD 2010 è in corso di pubblicazione in un
numero speciale di Lancet, è la prima
volta che la prestigiosissima rivista inglese dedica un intero numero a un
singolo studio. “Questa ricerca rappresenta un contributo fondamentale per la
nostra comprensione della salute presente e futura”, ha affermato Richard
Horton chief-editor della rivista.
Saranno pubblicati sette articoli, ognuno contenente una grande quantità di
dati su diversi aspetti dello studio, compresi i dati per i singoli paesi e
regioni del mondo. “GBD 2010 segna una pietra miliare nella conoscenza della
salute globale, potrà essere adoperata per poter impostare nuove strategie di
politica sanitaria, di pianificazione, e per decidere i finanziamenti più
opportuni per gli anni a venire", ha spiegato il presidente della Banca
Mondiale Jim Yong Kim.
Il lavoro è stato
condotto dall'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) presso
l'Università di Washington, in collaborazione con l'Università del Queensland, la
Harvard School of Public Health, la Johns Hopkins School, l'Università di
Tokyo, l'Imperial College di Londra, e l'Organizzazione Mondiale della Sanità.