fbpx Virus mansueto ma non troppo | Page 5 | Scienza in rete

Virus mansueto ma non troppo

Read time: 1 min

Da oggi si sa qualcosa di più del virus H1N1 responsabile della pandemia di influenza in corso. Yoshihiro Kawaoka, giapponese distaccato presso la University of Wisconsin a Madison, ha collaborato con una serie di laboratori del Sol levante per esaminare in vitro e in vivo alcuni ceppi virali responsabili dell’infezione, tra cui A/California/04/09, proveniente da uno dei primi casi individuati in California. La sua somiglianza con il ceppo responsabile della pandemia del 1918 è stata confermata dal fatto che viene neutralizzato dal siero di soggetti nati prima del 1920. Inoltre i risultati di laboratorio confermano che il virus è meno innocuo di quanto sembra: si diffonde in maniera asintomatica tra i maiali, il che spiega perché ha potuto agire indisturbato, ma nei topi e nei macachi provoca danni polmonari maggiori degli analoghi virus responsabili della forma stagionale: ciò spiega forse perché, se è vero che la maggior parte dei casi finora descritti si sono risolti senza gravi conseguenze, molti dei malati ricoverati in ospedale non avevano patologie debilitanti predisponenti.

Nature advance online publication 13 July 2009 doi:10.1038/nature08260

Autori: 
Sezioni: 
Influenza

prossimo articolo

Humphry Davy: una vita tra chimica e scrittura

Humphry Davy

Un grande chimico, uno dei più presenti sulla tavola periodica; uno scienziato ma anche un poeta, con rapporto stretti ma dai confini incerti tra rivalità e amicizia con molti altri scienziati del suo tempo. Quella di Humphry Davy è una figura affascinante dal punto di vista scientifico, storico e umano: ora potrà emergere dai suoi taccuini, che saranno pubblicati in un archivio digitale grazie a un progetto della Lancaster University.

Immagine: rielaborazione da Portrait of Sir Humphry Davy, 1st Baronet, FRS (1778 – 1829). Crediti: Wellcome Images/Wikimedia Commons. Licenza: Attribution 4.0 International

Nell’estate 2024 la Lancaster University pubblicherà l’archivio digitale dove saranno custoditi tutti i taccuini di Humphry Davy con le relative trascrizioni: è il coronamento di un progetto iniziato nel 2019 che ha permesso la digitalizzazione e la trascrizione di oltre 80 taccuini.