L'esplosione "Baker", parte dell'operazione Crossroads, il test di nucleare condotto dagli Stati Uniti sull'atollo di Bikini in Micronesia, il 25 luglio 1946. Credit: U.S. military Department of Defense.
Nell’anno 1986 l’arsenale nucleare mondiale tocca il suo apice, con 64.449 testate nucleari. Usa e URSS ne schierano, complessivamente 63.476, pari al 95,8% del totale.
Il 31 gennaio 1991 Usa e Urss firmano il Trattato START I (Strategic Arms Reduction Talks) e iniziano un processo di parziale disarmo che determina un notevole riduzione del loro arsenale e, di conseguenza di quello mondiale: nell’anno 2007 le testate schierate da USA e Russia (erede dell’URSS) sono 11.995, pari al 18,9% delle testate schierate 11 anni prima.
Oggi le testate operative in mano a USA e Russia sono 8.300, pari al 13,1% dell’arsenale schierato nel 1986.
Anche se il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) prevedeva un processo di totale smantellamento degli arsenali – non c’è dubbio che la proliferazione verticale (ovvero il numero di testate in possesso delle due superpotenze atomiche) sia stata non solo arrestata ma che sia in fase di deciso arretramento.
Non altrettanto vale per la proliferazione orizzontale: ovvero per il numero di paesi che detengono l’arma atomica. Nel 1986 erano solo 4, oltre a USA e URSS: regno Unito, Francia, Cina e Israele. E il solo Israele non aveva firmato il TNP. Questi quattro paesi possedevano, complessivamente, 973 testate nucleari.
Nel 2007 la proliferazione orizzontale è andata avanti. Sono entrate nel club nucleare anche India, Pakistan e infine Corea del Nord. Esclusi USA e Russia, i sette membri “piccoli” del club nucleare possedevano almeno 1.010 testate nucleari. India e Pakistan non hanno sottoscritto il TNP. La Corea del Nord ne è uscita.
Oggi il club nucleare non è aumentato di numero rispetto a dieci anni fa, ma arsenale dei “piccoli” è passato ad almeno 1.145 testate. In definitiva, negli ultimi trent’anni la proliferazione orizzontale è aumentata sia per quanto riguarda il numero di paesi in possesso dell’arma atomica sia per il numero di testate possedute dalle sette potenze minori.
Pubblichiamo qui di seguito la dichiarazione di Pugwash sull'apertura della campagna per promuovere la firma di un Trattato per la proibizione delle armi nucleari. Pugwash conferences on science and world affairs è un movimento internazionale che trae la sua origine dal manifesto con cui nel 1955 Bertrand Russell, Albert Einstein, Joseph Rotblat e altri 8 intellettuali esortarono gli scienziati di tutto il mondo a denunciare i pericoli della guerra atomica e a promuovere il disarmo nucleare. Fondato nel 1957 nella cittadina canadese di Pugwash, per favorire un dialogo tra scienziati di diversa ispirazione e provenienza al fine di contribuire al disarmo, con il tempo la partecipazione si è allargata a esperti di relazioni internazionali e di questioni strategiche, responsabili di governo e intellettuali di ogni settore disciplinare. Nel 1995 il Pugwash, insieme al suo presidente Joseph Rotblat, ha ricevuto il premio Nobel per la pace.
Statement on the opening for signature of the Nuclear Ban Treaty
The Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons leading to their elimination will be open for signature on September 20, 2017, at the United Nations Headquarters in New York. This instrument was adopted last July 7, 2017, by 122 States after intense negotiations. It is obviously consistent with the Treaty on the Non-proliferation of Nuclear Weapons and in fact provides a path toward nuclear disarmament and the abolition of nuclear weapons as requested by Article VI of the NPT, in fulfilment of a longstanding aspiration of the international community. The very first Resolution of the General Assembly, in 1946, already called for the elimination of all weapons of mass destruction, particularly nuclear weapons. The other two categories of weapons of mass destruction – biological and chemical – have already been outlawed by multilateral treaties. The time to step up efforts on nuclear disarmament is now. Pugwash calls on all States to take this important step toward the achievement of peace and security for all nations and peoples by signing the Prohibition Treaty and working for its ratification and early entry into force.
Sergio Duarte, President of Pugwash
Paolo Cotta-Ramusino, Secretary General of Pugwash