fbpx ERC chiama. Italia non risponde

ERC chiama. Italia non risponde

Primary tabs

Palazzo della Civiltà Italiana

Palazzo della Civiltà Italiana. Roma

Read time: 5 mins

Scorrendo i nomi dei vincitori degli ultimi bandi European Research Council si scoprono parecchi cognomi italiani. ERC, per motivi di privacy, non rivela la nazionalità dei singoli vincitori, mentre è certo che le istituzioni italiane che ospitano un vincitore di un bando ERC sono poche. Abbiamo raccolto il dato della nazionalità delle istituzioni vincitrici e abbiamo chiesto a ERC i dati aggregati della nazionalità dei vincitori per capire se sia vero che l'Italia vince pochi bandi (quanto pochi?) e se i ricercatori italiani (abbandonati dal sistema che li ha formati) siano almeno preparati per competere a livello internazionale.

Lo European Research Council è un programma di finanziamento della ricerca attivo dal 2007 con l'obiettivo di incoraggiare la ricerca di alta qualità in Europa attraverso bandi competitivi che riguardano tutte le discipline: scienze della vita, scienze fisiche, scienze sociali. Lo schema del finanziamento prevede tre linee principali:

  • Starting grant, riservato a giovani che hanno completato il phd da non più di 7 anni e che non hanno ancora ricoperto il ruolo di principal investigator. Finanziamento per ogni singolo progetto: 1,5 milioni di euro per un periodo di 5 anni. Nel 2018 ERC ha finanziato 403 starting grant;
  • Consolidator, rivolto a scienziati che hanno completato il phd da 7 fino a 12 anni e che vogliono consolidare le propria ricerche e dare continuità al proprio programma di lavoro. Finanziamento per ogni singolo progetto: 2 milioni di euro per 5 anni. Nel 2018 ERC ha finanziato 291 consolidator grant;
  • Advanced, diretto a ricercatori che nei precedenti 10 anni hanno già guidato team di ricerca e prodotto lavori di alto livello.  Finanziamento per ogni singolo progetto: 2,5 milioni di euro per 5 anni. Un ulteriore milione può essere concesso a ricercatori che si spostano da un paese non associato al programma. Nel 2017 ERC ha finanziato 269 advanced grant.

In Italia pochi ERC (molto pochi)

Gli ultimi dati disponibili riguardano la tripletta Starting 2018 (StG2018), Consolidator 2018 (CoG2018), Advanced 2017 (Adg2017). L'Italia ha portato entro i propri confini rispettivamente 15, 15 e 11 grant.
In percentuale sul totale non molti, circa il 4%. Male gli starting, un po' meglio i consolidator. I paesi che ospitano il maggior numero di grant sono il Regno Unito (188, 20% circa) seguito dalla Germania (156, 16% circa). Poi Francia, Paesi Bassi, Svizzera, Israele, Spagna. 

Vincitori per nazionalità delle istituzioni ospiti (Adg2017, StG2018, CoG2018)

   Stg2018   CoG2018   AdG2017   Tot
United Kingdom - UK 67 55 66 188
Germania - DE 76 38 42 156
Altri 53 38 22 113
Francia - FR 37 32 34 103
Paesi Bassi - NL 46 19 16 81
Svizzera - CH 19 29 24 72
Israele - IL 22 23 13 58
Spagna - ES 18 16 18 52
Italia - IT 15 15 11 41
Svezia - SE 17 8 10 35
Belgio - BE 16 11 8 35
Danimarca - DK 17 7 5 29
TOT 403 291 269 963

Ma la percentuale sul totale dei vincitori ancora non racconta tutto. Se si calcola il numero di vittorie in rapporto alla popolazione la prospettiva peggiora ulteriormente: l'Italia ospita 0,7 vincitori (italiani o stranieri) per ogni milione di abitanti, in Spagna (la nazione che ci precede per numero di grant ospitati) si sale a 1,13 ogni milione di abitanti.
I Paesi Bassi superano tutti: 5 grant ospitati ogni milione di abitanti.

Vincitori per nazionalità delle istituzioni ospiti ogni milione di abitanti (Adg2017, StG2018, CoG2018)

Svizzera - CH 8,57
Israele - IL 6,67
Danimarca - DK 5,09
Paesi Bassi - NL 5,06
Svezia - SE 3,50
Belgio - BE 3,14
United Kingdom - UK 2,98
Germania - DE 1,90
Francia - FR 1,61
Spagna - ES 1,13
Italia - IT 0,68

L'italia è di gran lunga il paese che attrae meno grant ERC. 

Italiani: popolo di scienziati migranti?

Se al posto della nazionalità degli enti che ospitano un grant si aggregano i numeri della nazionalità degli scienziati che vincono, le prestazioni del nostro paese migliorano. Quanto? Parecchio: gli enti italiani attraggono il 3% degli starting grant, mentre gli italiani in giro per l'Europa conquistano quasi il 10% dei progetti finanziati, percentuale simile a UK e Francia. 

Non sappiamo quanti di questi siano emigrati o abbiano vinto in paesi dove vivevano già da tempo. E' probabile che la maggior parte si sia formata in Italia ed emigrata prestissimo (come pare indicare il dato sugli starting grant: ben 42 vincitori italiani e solo 15 istituzioni italiane ospiti). 
Se si rapporta il numero vincitori al numero di abitanti l'Italia sale ancora in classifica: 1,5 vincitori ogni milione di abitanti. Sotto al 3,63 dei Paesi Bassi, ma a poca distanza dalla Germania (1,98), appaiati all'UK (1,57) e sopra a tutti gli altri.

Nazionalità del vincitore   Stg2018   CoG2018   AdG2017   Tutti i grant  % di tutti i grant  Vincitori per milione di abitanti
Germania - DE 73 49 40 162 16,8% 1,98
United Kingdom - UK 22 27 50 99 10,3% 1,57
Francia - FR 33 34 29 96 10,0% 1,50
Italia - IT 42 35 16 93 9,7% 1,55
Paesi Bassi - NL 33 12 13 58 6,0% 3,63
Spagna - ES 17 17 21 55 5,7% 1,20
Totale 403 291 269 963    

E' chiaro: se poche istituzione italiane ospitano un vincitore, gli italiani che vincono hanno fatto le valigie. Destinazione? Qui sotto i dati per Adg2017, StG2018, CoG2018

E' chiaro: se poche istituzione italiane ospitano un vincitore, gli italiani che vincono hanno fatto le valigie. Destinazione? Qui sotto i dati per Adg2017, StG2018, CoG2018

Questi dati confermano quanto accade da anni: dal 2007 al 2018 le istituzioni italiane hanno ottenuto 483 grant. Mentre gli italiani vincitori sono stati 829 e di questi 387 hanno ottenuto il grant lavorando all'estero (il 47%). Una percentuale molto elevata. In UK, Francia e Paesi Bassi la percentuali di scienziati che emigrano è sotto al 20%, sale al 26% in Spagna e al 35% in Germania.

Per ogni italiano che se ne va, arriva qualche straniero?

Italia: paese ostile

Che gli scienziati emigrino non è un problema per un paese, ma se allo stesso tempo pochi arrivano, sì. L'Italia, ancora una volta,  è ultima - e distaccata di molto - per capacità di attrarre vincitori da altri paesi.

Vediamo.

Da quando è in vigore l'ERC, hanno ottenuto un grant in Italia solo 41 scienziati stranieri, l'8% del totale. Negli altri paesi questa percentuale si aggira sempre intorno al 30%. 

Vincitori per nazionalità. Programma ERC 2007-2017 + StG2018 + CoG2018

Nazione  Vincitori nella propria nazione      Vincitori fuori dalla propria nazione     Vincitori di altra nazionalità  
United Kingdom - UK 929 138 921
Germania - DE 958 514 393
Francia - FR 795 158 306
Paesi Bassi - NL 508 120 242
Svizzera - CH 171 65 442
Israele - IL 466 37 17
Italia - IT 442 387 41
Spagna - ES 362 128 117

Percentuali vincitori nella propria nazione e all'estero. Programma ERC 2007-2017 + StG2018 + CoG2018Percentuali vincitori nella propria nazione e all'estero. Programma ERC 2007-2017 + StG2018 + CoG2018

Sembra dunque che l'Italia sia un ambiente ideale per la formazione, ma sia decisamente ostile a trattenere i propri ricercatori migliori e ad attrarre nuove eccellenze. Insomma, siamo condannati e restare un popolo di navigatori. E, per chi resta, anche un po' di santi.

 

Articoli correlati

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Addio a Giancarlo Comi, il clinico che ha rivoluzionato lo studio e la cura della sclerosi multipla

Giancarlo Comi

Il neurologo Giancarlo Comi, scomparso negli scorsi giorni, membro del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica, ha rappresentato molto per il mondo scientifico ma anche per quello associativo per il suo straordinario contributo allo studio e il trattamento della sclerosi multipla, e il progressivo coinvolgimento delle persone colpite dalla malattia nella ricerca e nella cura. Pubblichiamo il ricordo del grande clinico da parte di Paola Zaratin, direttrice ricerca scientifica della Fondazione italiana sclerosi multipla, che con Comi ha intrapreso un lungo percorso di collaborazione.

È morto a 76 anni Giancarlo Comi, professore onorario di neurologia all'Università Vita-Saluta San Raffaele e direttore scientifico del progetto Human Brains di Fondazione Prada, scienziato di fama internazionale nel campo delle neuroscienze e delle malattie neurologiche, ed esperto di sclerosi multipla.