fbpx Leggi italiane: come collegarle tra loro | Scienza in rete

Leggi italiane: uno studente di informatica crea un software per collegarle tra loro

--
Tempo di lettura: 1 min

Uno studente di informatica all'Università di Udine, Marco Cimolai, ha realizzato un programma che connette le leggi tra di loro a seconda dei riferimenti contenuti in ciascuna, che fa tornare a riflettere sulla necessità di semplificazione del sistema normativo; a partire proprio dai continui e spesso incomprensibili rimandi ad altre leggi. Partendo da un decreto del periodo Covid, ha ricostruito una rete di circa 13mila leggi, cioè circa il 10% del totale. Il risultato è un grafo interattivo, con tanti pallini quanti sono gli atti normativi rappresentati, colorati a seconda della tipologia. Cliccando in ciascuno vengono mostrati gli atti collegati. Si può consultare qui.

leggi

Grafo delle leggi connesse tra loro, di Marco Cimolai

 

Intervista, musica e montaggio: Jacopo Mengarelli. Crediti immagine di copertina: Vlad Lesnov, CC BY 3.0. Audio Pertini: Matteo Giusti.

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Il nemico nel piatto: cosa sapere dei cibi ultraprocessati

Il termine "cibi ultraprocessati" (UPF) nasce nella metà degli anni '90: noti per essere associati a obesità e malattie metaboliche, negli ultimi anni si sono anche posti al centro di un dibattito sulla loro possibile capacità di causare dipendenza, in modo simile a quanto avviene per le sostanze d'abuso.

Gli anni dal 2016 al 2025 sono stati designati dall'ONU come Decennio della Nutrizione, contro le minacce multiple a sistemi, forniture e sicurezza alimentari e, quindi, alla salute umana e alla biosfera; può rientrare nell'iniziativa cercare di capire quali alimenti contribuiscano alla salute e al benessere e quali siano malsani. Fin dalla preistoria, gli esseri umani hanno elaborato il cibo per renderlo sicuro, gradevole al palato e conservabile a lungo; questa propensione ha toccato il culmine, nel mezzo secolo trascorso, con l'avvento dei cibi ultraprocessati (UPF).