fbpx Leggi italiane: come collegarle tra loro | Scienza in rete

Leggi italiane: uno studente di informatica crea un software per collegarle tra loro

--
Tempo di lettura: 1 min

Uno studente di informatica all'Università di Udine, Marco Cimolai, ha realizzato un programma che connette le leggi tra di loro a seconda dei riferimenti contenuti in ciascuna, che fa tornare a riflettere sulla necessità di semplificazione del sistema normativo; a partire proprio dai continui e spesso incomprensibili rimandi ad altre leggi. Partendo da un decreto del periodo Covid, ha ricostruito una rete di circa 13mila leggi, cioè circa il 10% del totale. Il risultato è un grafo interattivo, con tanti pallini quanti sono gli atti normativi rappresentati, colorati a seconda della tipologia. Cliccando in ciascuno vengono mostrati gli atti collegati. Si può consultare qui.

leggi

Grafo delle leggi connesse tra loro, di Marco Cimolai

 

Intervista, musica e montaggio: Jacopo Mengarelli. Crediti immagine di copertina: Vlad Lesnov, CC BY 3.0. Audio Pertini: Matteo Giusti.

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Di latticini, biotecnologie e latte sintetico

La produzione di formaggio è tradizionalmente legata all’allevamento bovino, ma l’uso di batteri geneticamente modificati per produrre caglio ha ridotto in modo significativo la necessità di sacrificare vitelli. Le mucche, però, devono comunque essere ingravidate per la produzione di latte, con conseguente nascita dei vitelli: come si può ovviare? Una risposta è il latte "sintetico" (non propriamente coltivato), che, al di là dei vantaggi etici, ha anche un minor costo ambientale.

Per fare il formaggio ci vuole il latte (e il caglio). Per fare sia il latte che il caglio servono le vacche (e i vitelli). Cioè ci vuole una vitella di razza lattifera, allevata fino a raggiungere l’età riproduttiva, inseminata artificialmente appena possibile con il seme di un toro selezionato e successivamente “forzata”, cioè con periodi brevissimi tra una gravidanza e la successiva e tra una lattazione e l’altra, in modo da produrre più latte possibile per il maggior tempo possibile nell’arco dell’anno.