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Marica Branchesi: io la conosco bene

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Marica Branchesi, a sinistra nella foto, con Isabella Maria Gioia, autrice dell'articolo.

È recente la notizia della giovane scienziata di Urbino, Marica Branchesi, che è stata definita dalla prestigiosa rivista Nature una delle 10 personalità scientifiche del 2017 più influenti al mondo. Il riconoscimento è dovuto al contributo che Marica Branchesi ha dato alla ricerca sulle onde gravitazionali. La giovane scienziata è stata definita da Nature “the merger maker” perché Marica è riuscita a far collaborare fisici ed astronomi di tutto il mondo, ognuno con le proprie specifiche competenze, per arrivare alla nascita della nuova astronomia che fa uso sia delle onde elettromagnetiche che dei segnali delle onde gravitazionali. Cioè quella che è stata definita “multi-messenger astronomy”, ovvero astronomia a molti messaggeri.

Marica Branchesi, una delle 10 personalità scientifiche del 2017 per Nature

Marica è stata inserita nella classifica, che Nature di consuetudine stila ogni anno (Ten people who mattered this year), subito dopo David Liu che lavora sulla biotecnologia. Per cui genetica ed astrofisica con le onde gravitazionali sono i campi dove le più grandi scoperte del 2017 sono state fatte.

Qui io non ripeterò le notizie sulla scoperta delle onde gravitazionali e del grande successo che ne è seguito, o del contributo di Marica, perché esse sono state ampiamente riportate dalla stampa. Vorrei invece parlarvi di Marica: io la conosco molto bene perché lei è stata prima mia dottoranda e poi post-doc e ha passato con me i primi 6 anni del suo percorso scientifico. Marica si è laureata nel 2002 in Astronomia con i Professori Roberto Fanti e Carla Giovannini con una tesi in Radioastronomia. È stata poi introdotta come mia dottoranda all’astronomia a lunghezze d’onda X e si è dottorata con una tesi sulle radiosorgenti trovate nei campi di ammassi di galassie che erano stati selezionati in X. E infine ha passato altri tre anni con me sino al 2009 continuando a lavorare sul soggetto della sua tesi. Ho sempre cercato di mandarla il più possibile a congressi, a volte anche al posto mio, per presentare i risultati del nostro lavoro e per farla conoscere. Dopo tre anni però, dati i grandi finanziamenti della ricerca (!!), non sono più riuscita a pagarle lo stipendio con i miei grant ed è allora che lei ha deciso di tornare alla sua amata città natale, a Urbino dove si trova la sua famiglia. Marica è brava sia come studentessa che come ricercatrice ed è una persona affidabile. Io sapevo che, quando i dati venivano analizzati da lei, il risultato sarebbe stato sempre corretto. La sua modestia può essere scambiata per timidezza, e all’inizio un poco timida lo era, ma in realtà Marica ha un forte carattere, sa cosa vuole e cosa fare per raggiungere il suo scopo. All’Università di Urbino, non essendoci astrofisica, ha iniziato a collaborare con colleghi di una sezione dell’INFN ed è entrata a far parte della Virgo1 collaboration come esperta in astrofisica appunto. Infatti, da brava “merger maker” (come l’ha definita Nature), lei ha fatto da “liaison” tra i due campi portando alla scoperta dell’origine delle onde. Le onde gravitazionali costituiscono un campo del tutto nuovo per lei! La sua grande intuizione è stata quella di capire subito che non bastava rilevare un’onda ma occorreva anche trovarne la controparte, cioè individuare l’oggetto celeste responsabile dell’emissione dell’onda gravitazionale. Cioè quel processo, che noi chiamiamo identificazione, sia essa una controparte ottica o radio o X o a qualsiasi altra lunghezza d’onda.

"The merger maker" dei progetti LIGO e Virgo

Questo nuovo campo di lavoro l’ha portata a passare 6 mesi al California Institute of Technology o Caltech dove Marica è stata coinvolta ancor più con la collaborazione LIGO2 e Virgo1. Ed è lì a Caltech che Marica ha incontrato Jan Harms, il fisico che è diventato il suo compagno di vita e che lavora anche lui sulle onde gravitazionali.

Dopo il periodo al Caltech Marica è ritornata a Urbino; ha vinto un FIRB (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base­­­­­­) e ha preferito tornare in patria per crearsi un suo gruppo di ricerca. Jan, con grande coraggio, ha abbandonato il Caltech e, con una borsa di studio, l’ha seguita in Italia. Purtroppo l’Università di Urbino non ha riconosciuto il potenziale di Marica e di Jan e, nonostante lei sia riuscita a portare all’università un milione di euro, e lui una senior Marie-Curie, l’Università non ha aperto posizioni permanenti nel loro settore scientifico-disciplinare. Hanno avuto due bimbi, il primo, Diego, è nato quando avveniva la prima rilevazione delle onde gravitazionali nel 2015 da parte della collaborazione LIGO2 e Virgo1. Ricordo che Marica mi diceva che non ha mai sofferto per mancanza di sonno dovuta al suo neonato, come succede a molte neo-mamme, perché lavorava anche di notte sia con il computer che con il cellulare per mandare gli “alerts” della scoperta delle onde a ben 70 gruppi di astronomi sparsi per il mondo. Il secondo figlio, Damian, è arrivato circa un anno e mezzo dopo, prima della terza detezione delle onde gravitazionali. Nonostante la loro tenera età, i due bimbi hanno già fatto più di un congresso con i loro genitori!

Dal Caltech al Gran Sasso Science Institute

Marica e Jan sino a poco tempo fa erano precari, i loro fondi stavano per scadere e nessuna posizione si profilava all’orizzonte. Hanno iniziato a partecipare a tutti i possibili concorsi per ottenere un posto. Dall’estero sono pervenute loro delle offerte anche molto allettanti, ma loro avrebbero voluto rimanere in patria. In Italia c’è fortunatamente una persona che ha subito capito chi sono Marica Branchesi e Jan Harms, questa persona è il fisico Eugenio Coccia, Rettore del forse più cosmopolita istituto di ricerca Italiano, il GSSI, cioè il Gran Sasso Science Institute. Il GSSI è una scuola superiore universitaria con sede all'Aquila. Nata nel 2012 come istituto di ricerca e di alta formazione dottorale dipendente dall'INFN, è stata stabilizzata e resa autonoma nel 2016. Il GSSI ha aperto due nuove posizioni “tenure track” che Marica e Jan si sono aggiudicati, stabilendosi quindi con i loro bimbi a L’Aquila. Marica è entusiasta di lavorare in questo Istituto, mi ha detto più volte che non solo si trova benissimo con colleghi e studenti, ma anche che non sente affatto la mancanza del Caltech, insomma un Istituto ad alto livello.

Vorrei concludere dicendo che Marica è una persona piacevolissima, intelligente, grande lavoratrice e molto modesta, una persona che raramente si trova! Con lei ho sempre avuto uno splendido rapporto, e anche ora che non lavoriamo più insieme, troviamo il modo di vederci una volta o due l’anno nella sua casetta di Urbino (che il padre Davide ha costruito con tanto affetto per lei e per sua sorella Marilisa!). Mi sa che in futuro dovrò allungarmi un po’ più a Sud per visitare Marica e Jan e i loro bimbi!

 

1Virgo è un grande interferometro costruito da una collaborazione internazionale per rilevare onde gravitazionali provenienti dall'universo; le onde gravitazionali sono un effetto predetto dalla teoria della relatività generale di Einstein. Virgo è un interferometro di Michelson, con bracci lunghi 3 km, situato nel comune di Cascina (PI).
2 Il Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (LIGO) è un osservatorio statunitense ideato per il rilevamento delle onde gravitazionali. Esso consiste di due bracci lunghi 4 km e grandemente separati che si trovano negli Stati Uniti – uno a Hanford, Washington, e l’altro a Livingston, Louisiana – e che operano in unisono come un singolo osservatorio.

 


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