Dopo aver accumulato per tre anni dati del fascio di neutrini che dal CERN vanno al rivelatore OPERA nei Laboratori del Gran Sasso, e diversi mesi di analisi e controlli, un risultato davvero inaspettato è emerso la scorsa settimana: il tempo di volo dei neutrini rilevato da OPERA sembra essere più breve di 20 parti per milione rispetto a quella della luce. I ricercatori, dopo un attento esame dei possibili errori statistici e sistematici, hanno deciso di rendere pubblica questa anomalia sorprendente con una serie di seminari e un articolo recentemente apparso su Arxiv. L'obiettivo ora è quello di andare avanti con una valutazione più ampia da parte della comunità scientifica, con la speranza di raccogliere idee, proposte e, infine, di avviare nuove misurazioni indipendenti per la comprensione degli effetti, e, si spera di portare alla conferma dell'esperimento.
I risultati indicano per i neutrini muonici CNGS con un'energia media di 17 GeV un tempo anticipato di arrivo dei neutrini rispetto a quello calcolato assumendo la velocità della luce nel vuoto di (60,7 ± 6,9 (stat.) ± 7.4 (sys.)) ns. Se trasformiamo questa misura in una differenza relativa della velocità dei neutrini muonici rispetto alla velocità della luce si ottiene: (v-c)/c = (2,48 ± 0,28 (stat.) ± 0,30 (sys.)) × 10-5, di una portata complessiva di 6,0 sigma. Si è pure investigata la possibile dipendenza di questa anticipazione temporale dall'energia dei neutrini ottenendo un risultato negativo, entro gli errori statistici.
Nonostante la grande significatività delle misure effettuate e i numerosi e accurati controlli svolti, l'impatto straordinario di questo risultato sulla fisica giustifica di procedere con grande attenzione e prudenza. Per questo motivo, da un lato i ricercatori di OPERA continueranno i loro studi finalizzati alla ricerca di eventuali effetti sistematici ancora sconosciuti che possano spiegare l'anomalia osservata, e d'altra parte continueranno a migliorare le misurazioni, aumentando le statistiche e cercando di metter capo a una migliore valutazione degli errori sistematici presenti.