Con la testa affondata tra le mani, si copriva gli
occhi da cui scorrevano due rigagnoli di lacrime che gli solcavano i polsi.
Disperato, affranto, inconsolabile, seduto sul ciglio della strada non riusciva
nemmeno più a sentire la baraonda che lo circondava.
Polizia, vigili del fuoco, ambulanze, infermieri
trafelati che correvano trasportando barelle su cui giacevano i corpi allungati
in maniera innaturale, mentre i volti dei moribondi erano coperti dalle
maschere a ossigeno che cercavano di infondere alle vittime dell’ennesimo,
inspiegabile, insopportabile incidente stradale un ultimo anelito di aria, di
respiro, di vita.
Al commissario, giunto immediatamente sul posto,
aveva balbettato qualche risposta confusionaria e incomprensibile, mescolando
singhiozzi, non so, mi sono distratto un attimo, non ricordo, mentre il
commissario rivolto ai due appuntati diceva loro di piantonare l’assassino in
attesa che arrivasse il furgone blindato che lo avrebbe condotto al carcere di
massima sicurezza.
Le guardie in assetto anti-sommossa trattenevano a
stento la folla che avrebbe voluto linciare il conducente dell’auto che,
incurante della bella giornata primaverile, sfrecciava ad oltre 6 chilometri
l’ora pur sapendo che il suo difettoso casco a realtà aumentata non gli avrebbe
consentito di accorgersi per tempo di quell’allegra famigliola che stava
attraversando ignara la strada che stava percorrendo. E così quello che non
doveva succedere, è successo.
Padre, madre, due zie da parte di madre ed il nonno
paterno, ma soprattutto 47 piccoli di Drosophila melanogaster erano stati
falciati in pieno. Il parabrezza di vecchia generazione, da anni vietato,
invece di attutire il colpo lo aveva scaricato su quelle povere esistenze e
solo per caso il pirata della strada non aveva attivato anche il tergicristallo
di cui ancora era dotata questa macchina della morte guidata da uno
sconsiderato.
La polemica ora investe l’intero corpo di polizia
della città. Come è stato possibile che le telecamere di sorveglianza
dell’intera città non abbiano fatto scattare l’allarme vedendo circolare
un’auto che ancora montava i tergicristalli?. Strumenti di tortura vietatissimi
da anni proprio perché le gomme strusciando sul vetro del parabrezza facevano
più vittime degli stessi parabrezza. Di sicuro qualche testa di dirigente del
servizio di pubblica sicurezza sta vacillando almeno quanto quella del pirata
della strada autore del genocidio.
Stasera se, guardando il cesto della frutta nelle
vostre case, noterete che ci volano intorno meno moscerini della frutta,
saprete che non sono andati altrove, che non hanno preferito la frutta del
vicino, ma che ce ne sono meno perché questo gruppo di Drosophile sta lottando
tra la vita e la morte al Royal Memorial Hospital per Ditteri.
Forse crederete che questo sia un racconto di
fantascienza o il frutto dell’arrivo sul mercato di una droga sintetica
sperimentale, ma invece è la ragionevole cronaca di cosa potrebbe capitare tra
pochi anni se il parto della fervida e agitata fantasia pseudo-animalista della
capogruppo al Senato di SEL, Loredana De Petris, ed il suo Disegno di legge di
modifica costituzionale fosse accolto (clicca qui per scaricare e leggere il
documento).
La senatrice ex-Verde sostiene che: “Gli animali
sono esseri senzienti e la Repubblica ne promuove e garantisce la vita, la
salute e un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche etologiche.”
Al Regno animale appartengono dalle balene alle spugne, le meduse, tutti gli
insetti, i ragni ed i vermi: come se ne garantisce la salute e l’esistenza
compatibile con (l’etologia) i loro rispettivi ambienti vitali?
Il traghetto per la Sardegna rispetta l’ambiente in
cui vivono le stelle marine? Mungere una vacca non è rubare latte al suo
vitello? Gli aerei non turbano l’etologia di tutti i volatili, mosche incluse?
E gli esseri umani in Africa si potranno difendere dalle zanzare o la malaria
deve essere una malattia ineluttabile? La stessa energia elettrica che alimenta
il computer da cui stiamo leggendo questo testo, non crea campi magnetici che
disorientano le talpe, gli uccelli migratori e forse anche le api?
Chissà se le stesse leggi si applicano anche ai metalmeccanici di Taranto, ma non sembra. Ma a questo punto, a quando la richiesta di voto a suffragio universale anche per lombrichi, alici, rospi, zanzare, ricci di mare e pappagalli? E poi perchè le insalate possono ancora essere sbranate vive?
Articolo pubblicato su Wired