Mariastella Gelmini ha nominato i nuovi presidenti di una serie di Enti Pubblici di Ricerca che ricadono sotto la tutela del MIUR. Purtroppo non sono stati riconfermati scienziati di straordinario valore, come Luciano Maiani, presidente uscente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), o Tommaso Maccacaro, presidente uscente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
Ma nel complesso i nuovi nominati rappresentano una buona scelta: sia perché sono state rispettate le indicazioni della comunità scientifica, sia perché i nuovi presidenti sono persone di provato valore. Si tratta, in particolare, di Francesco Profumo, rettore del Politecnico di Torino e nuovo presidente del CNR; di Giovanni (Nanni) Bignami, membro di svariate e prestigiose Accademie e nuovo presidente dell’INAF; di Domenico Giardini, docente al Politecnico di Zurigo e nuovo presidente dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia); e di Enrico Alleva, dirigente di ricerca dell’istituto Superiore di sanità e nuovo presidente della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli.
È insolito che un Ministro del MIUR proceda nella nomina dei vertici degli Enti pubblici con scelte che premiano chiaramente il merito invece che l’appartenenza politica. Era successo nella precedente tornata con Fabio Mussi, e anche Mariastella Gelmini – contraddicendo scelte di segno opposto operate in passato – questa volta lo ha fatto.
C'è ora il timore che i nuovi presidenti possano essere chiamati molto presto a gestire tagli pesantissimi. Ci si augura, per il bene del paese prima ancora che della ricerca italiana, che quei tagli non ci siano. Ma, nella sciagurata evenienza che dovessero esserci, è sempre meglio che a gestirli siano uomini di assoluto e riconosciuto valore.
Biografia e articoli scritti per Scienza in rete di Giovanni Bignami, nuovo presidente INAF