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Rilanciamo insieme la ricerca in Italia

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La prossima settimana Telethon si appresta alla sua ventiduesima maratona televisiva, che andrà in onda sulle reti Rai dal 16 al 18 dicembre: come direttore generale della Fondazione desidero cogliere questa occasione per riproporre una proposta concreta nata dalla nostra esperienza e condivisa anchecon Scienzainrete e il gruppo 2003 per rilanciare la ricerca scientifica nel nostro Paese. Questi tre giorni, in cui i cittadini italiani mettono insieme le forze intorno alla sfida delle malattie genetiche rare, sono infatti anche un’opportunità importante per molti scienziati italiani di far conoscere al grande pubblico quanto si possa realizzare con una gestione meritocratica e trasparente dei finanziamenti. Operare politiche volte alla crescita sia ora più che mai cruciale, soprattutto in un settore strategico come quello della ricerca scientifica.

Vorrei quindi riproporre il documento sul rilancio della ricerca scientifica che le nostre associazioni hanno elaborato alcuni mesi fa, perché mi sembra possa essere una buona base per ripresentare al nuovo governo la priorità della ricerca per il nostro paese. Leggi il documento.

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L’Europa è impreparata per affrontare i rischi climatici

Alluvione

Sebbene l’Europa sia il continente che sta registrando i più rapidi aumenti delle temperature a livello globale, al momento è impreparata ad affrontarne le conseguenze. I rischi climatici minacciano molteplici ambiti: sicurezza energetica e alimentare, gli ecosistemi, le infrastrutture, le risorse idriche, la salute dei cittadini. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), molti di questi rischi hanno già raggiunto livelli critici, che potrebbero diventare catastrofici in assenza di interventi rapidi. Il report European Climate Risk Assessment (EUCRA) evidenzia come la combinazione tra i pericoli climatici e i pericoli non climatici accresca complessivamente i rischi economici, sociali e ambientali a cui la collettività è esposta. Inoltre, il report mette in luce i collegamenti tra diversi rischi e la loro capacità di diffondersi sia da un settore a un altro sia da una regione all’altra.

Photo by Kelly Sikkema on Unsplash

Il primo marzo scorso l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) ha pubblicato i risultati della prima valutazione europea dei rischi climatici, European Climate Risk Assessment (EUCRA). Il report evidenzia che le politiche e gli interventi di adattamento adottate in Europa non procedono con la stessa rapidità con cui stanno evolvendo i rischi climatici.