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Tanti soldi, tanta ricerca

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Le due classifiche che mettiamo a confronto sono quelle relative alla spesa per abitante in ricerca scientifica e tecnologica dei paesi dell’Unione europea (più la Svizzera) e quella della ricchezza di questi paesi, espressa in termini di Pil-pro capite (ovvero il reddito medio di un cittadino). La sovrapposizione è pressoché perfetta. Se si eccettuano i casi del Lussemburgo (paese piccolo, con fonti di reddito cospicue non legate alla produzione industriale o agricola) e dell’Irlanda (paese con un particolare regime fiscale in grado di attrarre grandi imprese straniere) i paesi che investono di più in R&S sono gli stessi con una ricchezza pro-capite maggiore. Non è semplice dire, di primo acchito, quale sia la causa e quale l’effetto. In realtà i due processi – investimenti in ricerca e aumento della ricchezza – coevolvono e si sostengono a vicenda. Tuttavia studi interdisciplinari dimostrano che gli investimenti in ricerca sono tra i più produttivi in assoluto.

Premio giovani ricercatrici e ricercatori


Il Gruppo 2003 per la ricerca scientifica indice la quarta edizione del "Premio giovani ricercatrici e ricercatori edizione 2025" per promuovere l'attività di ricerca e richiamare l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica sulle nuove generazioni di scienziate e scienziati.



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Il cambiamento climatico aumenterà la variabilità delle rese agricole

visione aerea di campi coltivati

Il cambiamento climatico non minaccia solo la quantità dei raccolti, ma anche la loro stabilità. Uno studio mostra che con l’aumento delle temperature le rese di mais, soia e sorgo diventeranno più variabili, esponendo l’agricoltura globale – e soprattutto nei paesi più poveri – a rischi crescenti di crisi e fluttuazioni sempre più imprevedibili.

Il riscaldamento globale causato dai combustibili fossili aumenterà la variabilità delle rese di mais, soia e sorgo in tutti i continenti, secondo uno studio pubblicato su Science Advances. Il gruppo di ricerca è il primo a quantificare l’impatto del cambiamento climatico sulla fluttuazione annuale delle rese di queste colture, che sono tra le più importanti per l’agricoltura mondiale.