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Bergamoscienza in un tap

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Grazie all'applicazione ufficiale della X edizione di BergamoScienza, a Bergamo dal 5 al 21 ottobre 2011, è possibile avere sul proprio smartphone il programma aggiornato in tempo reale, il calendario completo della manifestazione, la descrizione dettagliata delle conferenze, delle mostre, dei laboratori e di tutte le iniziative del festival.
Nell'app sono inoltre contenute informazioni per organizzare la propria visita a Bergamo, prenotare gli eventi e navigare tra i contenuti multimediali del festival.
Nota negativa: manca la possibiltà di effettuare il log-in e di gestire direttamente con l'app la prenotazione degli eventi.
E' disponibile una versione di BergamoScienza per sistemi iOs e Android.

E' possibile seguire il festival anche attraverso i vari canali di BergamoScienza: @BergamoScienza, Facebook, Canale YouTube.

Per chi volesse qui il rpogramma completo in PDF.

Alcune conferenze dell'edizione passata:

Cellule staminali: dalla realtà al sogno (audio originale ENG ITA)
[video:http://vimeo.com/31139770]

La scienza in cucina
[video:http://vimeo.com/31191691]

Una finestra aperta sul linguaggio: la neurochirurgia a paziente sveglio (audio originale)
[video:http://vimeo.com/31473261]

Anteprime dell'app:

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Ma il periodo di detenzione dei figli è parte della pena inflitta alle madri?

una grafica di madre e figlio su sfondo nero

Nel decreto-legge “Sicurezza”, appena approvato, una misura riguarda la detenzione di bambini e bambine costretti a passare i primi anni della propria vita insieme alle madri detenute. Una misura disumana che ne compromette lo sviluppo armonico e che non rispetta la Convenzione Onu dei diritti dell’infanzia e nemmeno l’articolo 32 della Costituzione.

Il 4 aprile scorso quello che doveva essere il disegno di legge “Sicurezza” è stato approvato dal governo, nella forma però di decreto-legge, per evitare la discussione in aula di un testo che aveva raccolto molte critiche e dubbi di costituzionalità, espressi anche da istituzioni nazionali e internazionali. Lo stesso presidente Mattarella ha fatto presente sei rilievi, che sono stati accolti nella versione definitiva del decreto.