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Brucaliffi e vortici

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alice nella città delle meraviglie Alice nella città delle meraviglieAlice nella città delle meraviglieCosa succede se osserviamo tre momenti della storia di Lewis Carroll con gli occhi di un fisico e proviamo a replicare le esperienze di Alice con alcuni strumenti di facile reperibilità?

È il punto di vista di “Brucaliffi & Vortici”, il laboratorio organizzato da Alessandro Orchini e Graziano Ciocca in cui il Bianconiglio, il Brucaliffo e Biagio lasciano il posto ai loro alter ego Galilei, Naviers Stokes e Bernoulli!

Durante la visita si prova infatti a capire la viscosità, sperimentando cosa succede a un corpo che attraversa fluidi più o meno viscosi. Gli anelli di fumo del Brucaliffo sono il punto di partenza per spiegare i vortici, osservarli e toccarli con mano grazie alle lamine di sapone mentre, nella terza e ultima sezione, mini-lucertoline a pressione e bolle di sapone permettono di spostare l’attenzione sulla pressione dell'aria.

Chissà se al risveglio di questo sogno Alice ricorderà qualcosa e vorrà replicare qualche esperienza vissuta in quel paese immaginifico…in fondo, le basteranno pochi oggetti che potrà trovare nella sua casa!

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Di latticini, biotecnologie e latte sintetico

La produzione di formaggio è tradizionalmente legata all’allevamento bovino, ma l’uso di batteri geneticamente modificati per produrre caglio ha ridotto in modo significativo la necessità di sacrificare vitelli. Le mucche, però, devono comunque essere ingravidate per la produzione di latte, con conseguente nascita dei vitelli: come si può ovviare? Una risposta è il latte "sintetico" (non propriamente coltivato), che, al di là dei vantaggi etici, ha anche un minor costo ambientale.

Per fare il formaggio ci vuole il latte (e il caglio). Per fare sia il latte che il caglio servono le vacche (e i vitelli). Cioè ci vuole una vitella di razza lattifera, allevata fino a raggiungere l’età riproduttiva, inseminata artificialmente appena possibile con il seme di un toro selezionato e successivamente “forzata”, cioè con periodi brevissimi tra una gravidanza e la successiva e tra una lattazione e l’altra, in modo da produrre più latte possibile per il maggior tempo possibile nell’arco dell’anno.