fbpx Digitalizzazione del sistema giustizia | Scienza in rete

Digitalizzazione del sistema giustizia

Primary tabs

Read time: 3 mins

Le nuove tecnologie possono aumentare la velocità di celebrazione dei processi? La Ricerca italiana ci sta provando con due progetti: il primo, JUMAS (finanziato dall’Unione europea), già concluso e il secondo, e-JRM (MIUR PON Ricerca e competitività 2007-2013), in svolgimento.

Con il sistema JUMAS il vecchio faldone a stringhe si trasforma in una cartella elettronica di contenuti multimediali consultabili anche via “internet”. Le prove d’innocenza o colpevolezza possono consistere in audizioni delle parti; riprese cinematografiche; trascrizioni delle testimonianze; fotografie; verbali delle riunioni. Con l’informatica si acquisisce al fascicolo processuale non solo un ammasso di fotocopie, ma anche quanto è stato pronunciato dalle parti e dai testimoni (ed eventualmente ritrattato), con il riporto dell’ambito emotivo in cui quelle affermazioni sono state espresse, i comportamenti e gli stati emozionali. Questi ultimi permettono di accedere a conoscenze nascoste e arricchiscono i materiali cognitivi con informazioni aggiuntive. I cambiamenti di postura, la gestualità e l’enfasi nell’esplicazione dei concetti spesso rivelano più delle parole. La possibilità di rivedere gli episodi salienti, può permettere di comprendere la verità su come si siano svolti realmente i fatti e far rilevare le contraddizioni, discriminando le affermazioni veritiere dalle dichiarazioni false, le risposte lacunose da quelle volutamente elusive. I video digitali sono una fonte d’informazioni che può essere organizzata in breve tempo e a basso costo. Operano, inoltre, modelli probabilistici che mettono a confronto le informazioni già acquisite con le nuove dichiarazioni. Il sistema riconosce aspetti processuali poco approfonditi o insufficienti. Provvede quindi a segnalarlo o a colmare automaticamente la lacuna. Lo stesso, utilizzando gli operatori “booleani”, permette di ricavare nuova conoscenza dai materiali già disponibili. Può, inoltre, incrociare le parole per determinarne la frequenza. In questo modo possono emergere aspetti importanti per la decisione e rimasti in ombra, come rappresentazioni interne alle situazioni, riconoscimento di volti, assonanze di contenuto e ripetizione delle parole in testi diversi, per rilevare eventuali accordi fraudolenti e complicità. Un’area di scrittura è messa a disposizione degli utenti per le prime evidenze, appunti e altre annotazioni. La stessa è preordinata al lavoro condiviso e cooperativo, ma con gradi diversi di accesso, secondo il ruolo e la funzione.

Il progetto “eJRM” (Electronic justice relationship management), che costituisce la prosecuzione del progetto JUMAS, ha lo scopo di concepire, realizzare e sperimentare relazioni completamente virtuali tra cittadino e Amministrazione giudiziaria, per raggiungere incrementi significativi di efficienza. Questo è possibile grazie all’alfabetizzazione informatica che ha raggiunto la gran parte della popolazione e l’accesso a costo contenuto a “internet”. In fase di applicazione sperimentale a essere trattate sono le controversie civili di modico valore economico, con successiva estensione ad altri tipi di processo. L’adozione di elevati livelli di sicurezza per l’accesso ai portali rende possibile lo scambio d’informazioni riservate e l’effettuazione di processi a distanza, abbattendo alcuni costi riconducibili alle spese di trasferimento delle persone. “eJRM” si preoccupa innanzitutto d’informare preventivamente il cittadino, che voglia intentare una causa legale, dei costi che dovrà sopportare e della probabilità di successo o fallimento dell’azione, per consigliarlo a insistere nella tutela dei propri diritti o farlo desistere. Propone soluzioni per la composizione della controversia rinviandolo a un’assistenza legale specifica o suggerendogli di pervenire a forme di tutela diverse. Le domande sono formulate nel linguaggio naturale. La parte è invitata, quando le informazioni fornite siano considerate insufficienti, a fornire dati aggiuntivi. L’interazione con il difensore può avvenire sia con appuntamento in studio, sia “on line”. I contendenti, valutate le reciproche convenienze, possono giungere a una conciliazione soddisfacente, sulla base delle prospettive giuridiche fornite dal sistema e nel rispetto della legge, facendo poi ratificare dal magistrato la loro rispettiva volontà e mettendo fine alla lite.


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Gli studi scientifici sul clima più diffusi sui media nel 2024

Carbon Brief ha pubblicato la classifica degli articoli scientifici sul cambiamento climatico più diffusi nel 2024. Al primo posto, uno studio che ha previsto il possibile collasso della circolazione atlantica meridionale, seguito da una ricerca sui costi economici del riscaldamento globale e da un’analisi che conferma l’estate 2023 come la più calda degli ultimi due millenni. L’analisi mostra altri elementi interessanti: innanzitutto una minore attenzione mediatica rispetto agli anni precedenti, ma anche disuguaglianze geografiche e di genere tra gli autori e la diffusione di disinformazione sul clima.

Come ogni anno dal 2015, la testata britannica Carbon Brief ha pubblicato la classifica degli articoli scientifici dedicati al cambiamento climatico più diffusi dai media nel 2024. La circolazione di questi studi al di fuori dall'ambiente accademico contribuisce a formare l’opinione pubblica, indirizza i dibattiti nelle campagne elettorali, traduce la scienza del clima in decisioni politiche.