La luce del sole è una fonte di energia importante e indispensabile per lo sviluppo e la crescita di molti esseri viventi, che giocano un ruolo fondamentale nella rete trofica. Alcuni organismi, tra cui alghe, batteri rossi e verdi, cianobatteri e piante, utilizzano la luce per produrre l’energia di cui hanno bisogno per lo sviluppo, servendosi di un meccanismo chiamato fototrofia.
Le piante sono organismi fotoautotrofi, cioè utilizzano la luce del sole per produrre energia e liberare ossigeno e sono in grado di trasformare sostanze inorganiche in sostanze organiche. La maggior parte dei vegetali effettuano la fotosintesi clorofilliana: sono dotati di pigmenti, il più importante dei quali è la clorofilla, che assorbono l’energia luminosa e la impiegano per dare il via ad una serie di reazioni chimiche che producono ATP, una molecola ad alta energia, e NADH, un coenzima ossido-riduttivo. ATP e NADH sono indispensabili per trasformare l’anidride carbonica atmosferica in zuccheri e amido, fondamentali per il sostentamento della pianta stessa.
In condizioni di luce scarsa o insufficiente, le piante mostrano segni di crescita anomala, mentre al buio non sono in grado di crescere. Se non ci fosse la luce, dunque, non avremmo le piante, fondamentali non solo per l’ossigeno che respiriamo ma anche per il corretto sviluppo della rete trofica: senza i vegetali non ci sarebbero gli erbivori e di conseguenza i carnivori.
L’uomo negli ultimi decenni è riuscito a sviluppare tecnologie che permettono di utilizzare l’energia del sole in diversi modi. I pannelli fotovoltaici possono essere utilizzati per diversi scopi, come ad esempio, per produrre energia elettrica o riscaldare l’acqua. I ricercatori sono impegnati nella realizzazione di nuove tecnologie alternative che utilizzino la luce come fonte di energia pulita.
Recentemente,
ricercatori del Dipartimento di Scienze dei Materiali dell’Università di
Milano-Bicocca, in collaborazione con il Los Alamos National Laboratory hanno
sviluppato finestre fotovoltaiche fatte di punti luce. Si tratta di lastre di
plastica con speciali nanoparticelle fluorescenti che catturano e concentrano
la luce trasformando la finestra in un pannello solare.
Questa nuova tecnologia, che a differenza dei moderni
pannelli solari non è tossica, è molto efficace poiché assorbe la luce da tutto
lo spettro solare ed è più estetica dei normali pannelli fotovoltaici, è il
primo passo che potrà portare allo sviluppo di future città ad energia zero.
di ELEONORA BENVEGNÙ