Un forte temporale estivo o una giornata autunnale di pioggia riducono la strada davanti casa a un torrente in piena e il giardino del condominio a uno stagno? Nei Paesi anglosassoni è stata trovata una possibile soluzione: si tratta dei rain gardens, “giardini della pioggia”, o aree di bioritenzione. Di fatto semplici aiuole, realizzabili nel cortile della propria abitazione o in parcheggi e marciapiedi, che consentono di raccogliere, assorbire e filtrare l'acqua piovana.
Quanta acqua cade sui vostri tetti?
Calcolatelo qui: http://www.calctool.org/CALC/other/default/rainfall
L'acqua, che confluisce dai tetti o da aree
asfaltate, può essere diretta al rain garden tramite
grondaie o canali; l'area del giardino, essendo depressa, trattiene
temporaneamente l'acqua piovana, la quale viene quindi drenata nel terreno o
assorbita dalle piante.Inoltre,
secondo dati riportati dall'EPA (Agenzia statunitense per la protezione
ambientale) l'acqua in uscita da un'area di bioritenzione ha percentuali molto
ridotte di (dal 50 al 90% in meno) di sostanze quali rame, piombo, zinco,
fosforo, ammonio, azoto. Fra gli altri vantaggi dei rain garden vanno annoverati la creazione di un habitat per la fauna
locale (in particolare uccelli e insetti), una minore necessità di manutenzione rispetto a un normale giardino (non devono
essere irrigati o fertilizzati e l'erba non va tagliata), e il miglioramento
dell'estetica del cortile. La loro creazione su marciapiedi e parcheggi riduce
inoltre la superficie asfaltata e impermeabilizzata, a beneficio dell’estetica urbana e del micro clima.
FONTI:
http://www.rinnovabili.it/greenbuilding/rain-gardens-contrastare-allagamenti-ambito-urbano-543/
http://water.epa.gov/polwaste/npdes/swbmp/Bioretention-Rain-Gardens.cfm
http://www.uri.edu/ce/healthylandscapes/raingarden.htm
http://emswcd.org/in-your-yard/rain-gardens/
http://raingardens.info/wp-content/uploads/2012/07/UK-Rain-Garden-Guide.pdf
http://wmeac.org/raingardens/