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Le scienziate star del Premio Bellisario

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In una settimana di accese polemiche per le parole di alcuni esponenti politici sui precari della pubblica amministrazione, e in una realtà segnata da percentuali tristemente alte sulla disoccupazione giovanile, il premio  Marisa Bellisario giunge come una ventata di aria fresca. Quest'anno il premio va anche alle scienziate, oltre che a donne che si sono distinte nei campi delle nuove tecnologie, la comunicazione, l’economia e la finanza, e della responsabilità sociale d'impresa. Il tema di quest’anno è infatti “Donne, innovazione e capitale umano” che Lella Golfo, presidente della Fondazione, descrive come un grido di speranza e fiducia, un contributo di meritocrazia e una occasione per stringere un nuovo patto tra generazioni. Il bando era rivolto a diverse categorie:

  • Giovani ricercatrici e Talenti dell’Innovazione;
  • Giovani protagoniste del Made in Italy;
  • Giovani donne professioniste dello sport;
  • Giovani arruolate nelle forze dell’ordine e di Polizia;
  • Aziende, Fondazioni, o Associazioni protagoniste dell’Innovazione.

Claudia Cherubini Claudia Cherubini

Il premio “Germoglio d’Oro” è stato assegnato a Cavaliere Viviana (Scienze fisiche - INFN, istituto nazionale di fisica nucleare di Pisa) e alle laureate in Ingegneria energetica e nucleare Alessandra Gambino (Politecnico di Torino) Federica Sazzini  (Università di Firenze), ed Eleonora Secchi (Politecnico di Milano).  Nell’ambito dei Riconoscimenti Speciali ai Giovani Talenti, nella sezione Ricerca troviamo 14 nomi di giovani talentuose under 35 che si sono distinte per la loro attività in diversi settori del sapere. In ambito scientifico, in particolare, si sono distinte: Natalia Battista, Marta Burgay, Claudia Cherubini, Elisabetta Collini, Donatella Donatelli, Anna Olivieri, Luana Persano, Elisa Tinti, Rosa Visone.

Ognuna di queste giovani donne ha una storia da raccontare. Alcune hanno studiato in Italia per poi trasferirsi all’estero, e infine tornare nel paese di origine.

Claudia Cherubini, per esempio, ha 31 anni ed è precaria al Politecnico di Bari. Eppure «il suo operato – si legge nel giudizio - risulta considerevole: parla correntemente cinque lingue (inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese) e comprende il giapponese. Ha trascorso numerosi periodi di ricerca all’estero essendo stata invitata a collaborare su progetti di ricerca di prestigiose università e centri di ricerca americani ed europei assumendo anche ruoli specifici nei progetti di ricerca in cui ha collaborato. E’ attualmente guest researcher del Pan European Non Homogeneous Turbulence Laboratory dell’ Ercofatc. Nel 2007 ha vinto il premio internazionale “Best Student Paper” per un suo lavoro scientifico e altri suoi lavori sono stati selezionati tra i migliori presentati indiversi convegni internazionali. Nel 2010 la Stanford University (Ca) l’ha riconosciuta tra i migliori candidati in una selezione internazionale di 266 partecipanti in un concorso da ricercatore, e molto altro ancora (vedi articolo).

Un'altra premiata è Rosa Visone, che dopo aver lavorato otto anni negli States come ricercatrice presso l'Ohio State University 'Columbus' al progetto Human Cancer Genetics Program, ha deciso di tornare in Italia e sviluppare nuovi progetti di ricerca. Oggi lavora a Chieti Scalo, dove dal 2002 sorge il CESI, Centro di scienze dell’invecchiamento.

Elisabetta Collini, ha collaborato con il Dipartimento di Chimica dell’Università Toronto e con il collega Greg Scholes può vantare una importante pubblicazione sulla rivista Science (16 gennaio 2009). La ricerca svolta attiene all’elettronica organica e agli spostamenti di energia molecolare. Grazie ai risultati ottenuti esaminando i polimeri coniugati, promettenti candidati per la costruzione di celle solari organiche, la Collini ha contribuito ad aprire la strada alla progettazione di metodi di trasferimento di energia più efficienti, e di guardare a potenziali applicazioni dell’elettronica organica (tra cui, ad esempio, Celle fotovoltaiche più economiche, o migliori tecniche di imaging cliniche) con maggiore ottimismo.

Marta Burgay (Scienze Fisiche - INAF Osservatorio Astronomico di Cagliari) Marta Burgay

Per alcune ricercatrici, questo non è il primo premio che arriva: l’astronoma Marta Burgay (Scienze Fisiche - INAF Osservatorio Astronomico di Cagliari), per esempio, nel 2003 ha scoperto la prima “pulsar doppia” (trattasi di oggetti stellari che, ruotando, emettono fasci di onde radio) ottenendo il prestigioso “Descartes Prize”, massimo riconoscimento europeo per la ricerca scientifica.  

 

Anna Olivieri, ricercatrice biologa presso l’Università di Pavia Anna Olivieri

Anna Olivieri, ricercatrice biologa presso l’Università di Pavia, nel 2009 riceveva il premio “L’Oréal Italia Per le Donne e la Scienza”, promosso da L’Oréal Italia e dalla Commissione Nazionale per l’Unesco. In tale occasione, il professor Umberto Veronesi, presidente della giuria, così si era espresso: “Le donne hanno delle caratteristiche che le rendono naturalmente adatte ad un percorso scientifico, ed è importante sfruttare e stimolare questo patrimonio. Creatività, intuizione, perseveranza sono doti fondamentali per il mondo della ricerca. Credo in questo progetto perché sostiene le giovani scienziate in un percorso spesso difficoltoso e crea dei validi modelli per le future generazioni”.

Ricercatrice presso l’Istituto Nanoscienze del Cnr di Lecce Luana Persano

Anche Luana Persano ha avuto un percorso di soddisfacenti riconoscimenti grazie al progetto SM&T (Soft Materials & Technologies), nato all’interno dei laboratori NNL dell’Istituto Nanoscienze del Cnr di Lecce. Il progetto promette di realizzare innovativi sistemi microstrutturati per la rigenerazione di tessuti a partire da cellule staminali, ed è stato tra i vincitori della prima edizione della Start Cup CNR – Il Sole 24 Ore, la competizione volta a favorire la nascita di imprese high tech a partire dai più promettenti risultati di ricerca dei laboratori CNR.

 

Donatella Donatelli - Ricercatrice presso l'Università degli Studi dell’Aquila Donatella Donatelli

Tra le scienziate che saranno premiate venerdì spiccano anche esperte in matematica, biomedicina spaziale e vulcanologia.  Nel primo caso, Donatella Donatelli (Università degli Studi dell’Aquila) ha dedicato la sua attività di ricerca alla fluidodinamica, onde non lineari e modelli matematici per l’ingegneria. E’ stata Invited Speaker presso molti congressi internazionali ed è stata vice coordinatore del programma intensivo Europeo “IP- When mathematics meets nanonsciences”  per gli anni 2009, 2010, 2011.

 

Natalia Battista - Coordinatrice del progetto "Role of the endocannabinoid system in human lymphocytes exposed to microgravity" Natalia Battista

Natalia Battista, invece, ha partecipato all’esperimento Roald-Role of apoptosis in lymphocyte depression, nell’ambito del quale sono state portate a bordo di una stazione spaziale internazionale alcune cellule linfocitarie, con lo scopo di verificare se la perdita delle difese immunitarie da sempre osservata negli astronauti sia dovuta ad apoptosi, ossia a una forma di morte programmata delle cellule immunitarie. Il progetto è stato incluso nell'ambito della missione Bio-4, realizzata nell'ottobre 2008. Natalia Battista è anche coordinatrice del progetto "Role of the endocannabinoid system in human lymphocytes exposed to microgravity" selezionato dall'Agenzia spaziale europea (Selezione ILSRA-2009) per volare nel novembre 2011 sul missile Soyuz.  

Elisa Tinti - Ricercatrice presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a Roma Elisa Tinti

Nel campo della sismologia, si è distinta Elisa Tinti (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Roma), la cui ricerca spazia tra la fisica della sorgente sismica, la meccanica delle faglie e i bilanci energetici della fase cosismica di un terremoto; attualmente collabora con il National Istitute of Earthquake Desaster (NIED) e il United States Geological Survey (USGS).

La consegna dei premi avviene venerdi 17 Giugno a Roma, al Teatro delle Vittorie. La cerimonia di consegna dei premi vine inoltre trasmessa su Raidue domenica 19, in seconda serata, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. 


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