Tutto è iniziato con questo video. Lei è Kate
McAlpine, aka alpinekat, una scrittrice scientifica che nel 2008, mentre
lavorava all'LHC, l'acceleratore di particelle situato al CERN di Ginevra, ha deciso
di girare un video rap, il suo titolo: Large Hadron Rap.
Descrivendo con beats
e metriche accattivanti in cosa consiste l'esperimento, il video in poco tempo,
grazie al tam tam mediatico, ha raggiunto su YouTube le 2 milioni di
visualizzazioni, adesso ne ha più di 7 milioni. Non è l'unica science rapper,
Jonathan Chase con la sua "Astrobiology", Bill Nye con "Water
Cycle Jump" e MC Hawking (chiaro omaggio al famoso fisico Stephen Hawking)
con "Entropy" sono solo alcuni esempi di quel nuovo genere musicale
che viene chiamato science rap.
Il linguaggio scientifico unito alla musica ha
fatto impazzire anche gli insegnanti di scienze delle scuole americane, primo
fra tutti Tom McFadden il quale racconta la biologia ai suoi studenti di Stanford
in rima. Quest'estate in 9 licei pubblici newyorkesi si è svolto il campionato
di Science Genius, un programma educativo sperimentale che ha come scopo la
promozione della chimica, la biologia e la fisica tramite la cultura rap. Gli
studenti si sono scontrati con rime su temi come il DNA, la tavola periodica e
la gravità. E se poi i vostri figli hanno bisogno di un aiutino nelle materie
scientifiche vi suggerisco queste ripetizioni di rhymenlearn.com a suon di rap,
spaziano dal sistema circolatorio sanguigno al teorema di Pitagora.
Insomma la scusa che le lezioni di matematica o biologia siano pesanti e gli insegnanti noiosi non si può più usare, almeno negli Stati Uniti. E in Italia, siamo pronti per portare un po' di ritmo nella scienza?
Mandeka Papini