Lo sport è fatica, impegno, dedizione, passione, ma anche
ricerca: delle tecniche migliori, dei materiali più performanti, delle abitudini alimentari corrette
e più indicate
per condurre una vita da sportivo. Perché
“essere uno sportivo” è molto
più che
svolgere un’attività fisica; significa seguire dei valori, adottare
una filosofia di vita che pone al centro dell’attenzione
il corpo e le sue espressioni. Lo sport entra così in tutti gli ambiti della quotidianità,
anche – e
soprattutto – a tavola. Ma in che modo e in che misura il cibo condiziona l’attività fisica? E’
davvero possibile migliorare le prestazioni
sportive mangiando?
Secondo il
Ministero della Salute, «un’alimentazione corretta ed equilibrata rappresenta
il sistema più adatto per soddisfare i particolari bisogni energetici e nutrizionali
degli sportivi, sia amatoriali che professionisti, e di tutta la popolazione». Ciò che deve intendersi per “corretta alimentazione” è «una adeguata e
variata combinazione degli alimenti, volta a soddisfare in modo equilibrato il
fabbisogno di energia (calorie), di nutrienti (proteine, carboidrati, grassi,
vitamine, minerali) nonché dell’altro principio nutritivo rappresentato dall’acqua,
fornendo anche sostanze utili sul piano fisiologico, come ad esempio la fibra
alimentare».
Il principio base che dovrebbe informare ogni dieta è dunque quello di
fornire tutti i nutrienti necessari al buon equilibrio e sostentamento dell’organismo.
Per chi pratica uno sport, a qualsiasi livello, questo significa reintegrare le
energie bruciate e i nutrienti consumati, tenendo presente le specificità di ogni attività,
diverse per intensità, luogo (outdoor/indoor), durata, e di
ogni soggetto.
Partendo da questo
generalissimo assunto, si è
sviluppata la scienza dei nutrizionisti, che,
applicata allo sport, si propone l’obiettivo di
individuare un’alimentazione che aiuti gli atleti a
migliorare il proprio rendimento.
A parte poche indicazioni trasversali,
inerenti per lo più a
qualità e
varietà dei
cibi ed orari di assunzione dei pasti, valevoli per tutti, sempre più spesso il nutrizionista o il medico dello sport
lavora a contatto con i singoli sportivi per individuare un piano alimentare ad
personam.
La dieta, per poter essere un’alleata della
performance, deve variare sia in base all’attività svolta, sia a seconda dei bisogni, delle
caratteristiche e degli obiettivi dell’atleta
(dimagrimento, mantenimento, potenziamento).
L’importanza
di un’alimentazione specifica per lo sportivo è riconosciuta dal Ministero della Salute, secondo
il quale: pur non esistendo alimenti miracolosi in grado da soli di
migliorare le prestazioni fisiche, si può affermare che [la
dieta], associata ad un allenamento adeguato, consente il massimo rendimento
agonistico.
Ma è davvero così? Nessun alimento
può, di per sé,
migliorare le prestazioni fisiche di chi
fa sport?
Uno studio della University of Exeter pubblicato
su Journal of Applied Physiology
contraddice questa asserzione e afferma, invece, che il prodigioso alimento
esiste: è il
succo di barbabietola. L’elevata
concentrazione di nitrati che si trova nel succo di beta vulgaris
(comunemente chiamata rapa rossa o barbabietola) sembra possa migliorare visibilmente le performance degli atleti.
I ricercatori hanno
condotto un trial randomizzato e controllato su ciclisti professionisti:
9 maschi sani e attivi, divisi in due gruppi. Al gruppo sperimentale è stato somministrato quotidianamente per un arco
di 6 giorni, mezzo litro di succo di barbabietola, mentre al gruppo di
controllo è stato
somministrato un placebo, costituito dallo stesso succo deprivato dei nitrati.
Tutti i soggetti sono stati sottoposti agli stessi test ed i risultati raccolti
hanno dell’incredibile. Le prestazioni del gruppo
sperimentale sono nettamente migliorate nei tempi. Non solo. Questi soggetti
hanno ottenuto un distacco medio di 11 secondi nei percorsi a breve distanza e
di quasi 45 secondi sulla lunga distanza sui soggetti del gruppo di controllo.
La spiegazione del “miracolo
sportivo” si
trova a livello biologico: i nitrati, assunti con regolarità e in modo naturale –ad
esempio bevendo succo di barbabietola-
hanno diversi effetti positivi per il nostro organismo, tra cui quelli
di ridurre la pressione sanguigna, ridurre il consumo di ossigeno durante l’attività fisica e di abbassare il livello di fatica del
15%.
di Valentina Drago