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Bergamo Scienza X edizione

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Parte oggi la X edizione della rassegna di divulgazione scientifica BergamoScienza, che si protrarrà fino al 21 ottobre. Tra la "Città Alta" e la "Città Bassa" di Bergamo, l'appuntamento con la scienza è fissato in diverse location, dal Teatro Sociale alle dimore e ai palazzi storici, dalle chiese ai chiostri e ai musei, e non mancheranno anche quest'anno degli eventi previsti oltre i confini cittadini in diversi comuni della Provincia (tra cui Albino, Alzano Lombardo, Seriate,Treviglio, Treviolo e i comuni del sistema bibliotecario Valle Seriana e Seriate Laghi). Aperti gratuitamente al pubblico ci saranno conferenze, spettacoli, concerti, laboratori, mostre e incontri con esponenti del panorama scientifico e culturale italiano e internazionale, che approfondiranno i temi scientifici più attuali, tra questi tre Premi Nobel per la Medicina e Fisiologia (Bruce Beutler (Premio Nobel 2011), Linda Buck (Premio Nobel 2004) e James D. Watson (Premio Nobel 1962), la giornalista scientifica Deborah Blum, il fisico Federico Faggin, il genetista Ian Wilmut e il neuroscienziato Semir Zeki.

Prevista per oggi l’inaugurazione di una mostra dedicata allo Spazio, presso l’ex convento San Francesco, mentre domani sabato 6 ottobre ci sarà lo Space day, una giornata dedicata allo spazio e organizzata in collaborazione con le maggiori agenzie spaziali (ESA - European Space Agency, ASI - Agenzia Spaziale Italiana e NASA - National Aeronautics and Space Administration. Tra gli ospiti spaziali, Paolo Nespoli ritorna a BergamoScienza per condividere le sue ultime esperienze nello spazio.

Tra gli altri eventi, non mancheranno approfondimenti dedicati all’attualità scientifica, come ad esempio il bosone di Higgs e la nascita dell’universo, curati da Guido Tonelli (fisico, coinvolto begli esperimento dell'LHC di Ginevra). E si parlerà sostenibilità ambientale con Stefano Mancuso (neurobiologo vegetale), Sergio Mugnai (agronomo), John Brucato e Giovanni Bignami (astrofisici).

Il programma completo è consultabile sul sito ufficiale dell'evento.


 

 

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i ratti che "guidano"

Un esperimento condotto dall'Università di Richmond ha dimostrato che i ratti, inseriti in ambienti stimolanti, sono in grado d’imparare a “guidare” non solo per ottenere una ricompensa, ma anche per il piacere dell'attività stessa. Mentre un progetto successivo ha mostrato come l'anticipazione di eventi positivi, come guidare o esplorare, abbia effetti significativi sul miglioramento dell'umore e sulle capacità cognitive.

Crediti immagine: Kelly Lambert/The Conversation. Licenza: CC BY-ND 4.0

Quando si prende in mano il guinzaglio, e a volte basta anche solo levarsi le ciabatte e mettersi le scarpe, il cane di casa comincia ad agitarsi, scodinzolare, saltellare ed esibire tutto il repertorio che indica che sa che si sta per uscire e andare in passeggiata. Gioia, eccitazione, aspettativa: è la norma. Ma se la stessa cosa la fanno dei ratti quando si apre la porta del laboratorio, sorge spontanea qualche domanda .