Per le nonne i nipoti non sono tutti uguali: la loro vicinanza alle giovani famiglie incide sulla sopravvivenza della prole in maniera diversa se sono genitrici del padre o della madre e se i nipoti sono maschi o femmine. Lo studio condotto dalla bioantropologa Leslie Knapp, dell'Università di Cambridge, in Gran Bretagna, mette fine a un'annosa questione dibattuta da anni sulla ragione evolutiva per cui, solo nella specie umana, le donne più avanti con gli anni sono meno fertili. L'ipotesi, ora confermata, è che la longevità dopo la menopausa sia finalizzata al sostegno delle più giovani. Con una metanalisi dei dati relativi a sette diverse popolazioni di oggi e del passato, la ricercatrice ha confermato che la presenza delle nonne aumenta la sopravvivenza dei nipoti, ma l'effetto è massimo per le nonne paterne in relazione alle nipoti femmine e minimo nei confronti dei maschi, mentre l'azione delle nonne materne è intermedio. Un'osservazione che rispecchia la "parentela genetica", visto che le nipoti femmine hanno tutto il cromosoma X della nonna paterna, mentre i maschi hanno ereditato il loro dalla madre. Ma l'esatto meccanismo con cui ciò si traduce in una predilezione resta tutto da chiarire.
Proc Royal Soc B pubblicato online il 28 ottobre 2009 doi: 10.1098/rspb.2009.1660