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Dormire a metà

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Quando si dice staccare: i delfini resistono anche cinque giorni alla privazione di sonno, mantenendo la capacità di svolgere i loro compiti in maniera adeguata, perché riescono a mettere a riposo un emisfero cerebrale alla volta. Lo hanno dimostrato gli studiosi coordinati da Sam Ridgway, del US Navy Marine Mammal Program, tenendo svegli per un periodo variabile da 72 a 120 ore gli animali con continui e ripetuti stimoli sonori. Quella che per gli umani è una purtroppo una ben nota e sfruttata tecnica di tortura, ai cetacei non ha invece provocato nessuna conseguenza apprezzabile né esteriormente né all'esame del sangue. L a loro capacità di separare i due emisferi cerebrali abbandonandone solo uno al sonno mentre l'altro resta vigile ha infatti consentito ai delfini di superare brillantemente i test cognitivi e visivi anche alla fine della prova, a cui sono giunti in condizioni molto migliori degli scienziati che li esaminavano.

J  Exp Biol 2009; 212: 1519

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Biologia

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Ricerca pubblica: un piano ventennale per un’Europa più equa e competitiva

Immagine di uno scienziato al microscopio con pile di monete e il simbolo dell'Unione europea sullo sfondo

Se la leadership statunitense non pare più credere nella ricerca, tanto da indurre molti ricercatori a pensare seriamente di abbandonare il Paese, forse è arrivato il momento per l'Europa di rafforzare finalmente la sua competitività nel campo della ricerca e dello sviluppo, finora oscurata dai Stati Uniti e Cina. Un gruppo di scienziati europei di primo piano – Ugo Amaldi, Roberto Antonelli, Luciano Maiani e Giorgio Parisi – ha proposto recentemente un Programma ventennale per la ricerca pubblica europea (2026–2045), con l’obiettivo di portare tutti i paesi membri a investire almeno lo 0,75% del proprio PIL in ricerca pubblica.

Se la leadership statunitense non pare più credere nella ricerca, tanto da indurre molti ricercatori a pensare seriamente di abbandonare il Paese, forse è arrivato il momento per l'Europa di rafforzare finalmente la sua competitività nel campo della ricerca e dello sviluppo, finora oscurata dai Stati Uniti e Cina. A dire il vero è da molto tempo che l'Europa accarezza l'idea di una società basata sulla conoscenza.