fbpx L'acqua della Luna | Page 2 | Scienza in rete

L'acqua della Luna

Primary tabs

Read time: 1 min

Colpo di scena nella lunga diatriba sull'esistenza dell'acqua lunare. I dati ottenuti dall'analisi delle rocce riportate dalle missioni Apollo ci avevano fatto mettere il cuore in pace: quei sassi erano quanto di più secco si fosse mai analizzato. Poi sono venuti i dubbi, suggeriti dalla possibilità che, sul fondo di crateri perennemente in ombra, potesse essersi conservata una significativa quantità di ghiaccio.

Nei giorni scorsi una svolta forse decisiva, con la pubblicazione su Science di ben tre studi nei quali si annuncia l'individuazione dell'impronta dell'acqua e del radicale ossidrile nello spettro lunare. Tre le sonde coinvolte in questa scoperta, a cominciare dalla indiana Chandrayaan-1, che con il suo spettrometro (il Moon Mineralogy Mapper) ha individuato nello spettro lunare l'assorbimento tipico dell'acqua e dell'ossidrile.

A confermare il rilevamento, poi, ecco i dati dello spettrometro della sonda EPOXI raccolti lo scorso giugno e persino quelli raccolti nel 1999 dallo strumento VIMS a bordo della Cassini all'inizio del suo viaggio verso Saturno e mai pubblicati finora. Le prime valutazioni indicano che una tonnellata di materiale superficiale della Luna potrebbe fornire circa un litro d'acqua. Detto così non sembra granchè, ma le ricadute sulla pianificazione delle possibili missioni umane sul nostro satellite potrebbero essere davvero incredibili.

Fonti:  scienceNow, NASA

Autori: 
Sezioni: 
Astronomia

prossimo articolo

Il nemico nel piatto: cosa sapere dei cibi ultraprocessati

Il termine "cibi ultraprocessati" (UPF) nasce nella metà degli anni '90: noti per essere associati a obesità e malattie metaboliche, negli ultimi anni si sono anche posti al centro di un dibattito sulla loro possibile capacità di causare dipendenza, in modo simile a quanto avviene per le sostanze d'abuso.

Gli anni dal 2016 al 2025 sono stati designati dall'ONU come Decennio della Nutrizione, contro le minacce multiple a sistemi, forniture e sicurezza alimentari e, quindi, alla salute umana e alla biosfera; può rientrare nell'iniziativa cercare di capire quali alimenti contribuiscano alla salute e al benessere e quali siano malsani. Fin dalla preistoria, gli esseri umani hanno elaborato il cibo per renderlo sicuro, gradevole al palato e conservabile a lungo; questa propensione ha toccato il culmine, nel mezzo secolo trascorso, con l'avvento dei cibi ultraprocessati (UPF).