E’ ormai
noto che cibi con elevato contenuto in acidi grassi insaturi omega-3 possono portare benefici per la
salute.
Gli effetti variano da differenziazione neuronale alla protezione
contro l'ischemia cerebrale.
Ma i
meccanismi alla base di questo fenomeno sono poco conosciuti. I ricercatori
dell'Institut de Pharmacologie Moléculaire et Cellulaire di Nizza hanno
studiato l'effetto dei lipidi quando
sono integrati nelle membrane cellulari.
Il loro lavoro, pubblicato su Science, mostra che la presenza di questi
acidi rende le membrane più flessibili e quindi più sensibile alla deformazione
e all’endocitosi nelle cellule neuronali.
I
neurotrasmettitori sono molecole sintetizzate dai neuroni e responsabili della
propagazione dell’impulso nervoso tra neuroni adiacenti, o tra la terminazione
di un neurone e una fibra muscolare o una ghiandola. La propagazione degli
impulsi nervosi mediante neurotrasmettitori rappresenta la via chimica di
trasmissione delle informazioni, più lenta di quella elettrica.
La
produzione dei neurotrasmettitori avviene a livello del corpo cellulare del
neurone; le molecole sintetizzate sono contenute nelle vescicole sinaptiche che
sono addensate alle estremità distali dell'assone nei punti in cui esso contrae
rapporto sinaptico con altri neuroni. Nel momento in cui il neurone viene
raggiunto da uno stimolo, si ha l’apertura dei canali del calci; lo ione entra
nel neurone provocando una cascata di eventi che porta alla fusione delle
vescicole sinaptiche con la membrana pre-sinaptica. Le vescicole si aprono
riversando il proprio contenuto nello spazio sinaptico. A livello della
membrana della terminazione postsinaptica i neurotrasmettitori vengono
riconosciuti e legati da specifici recettori; a seconda della natura chimica
del neurotrasmettitore, tale legame può avere l’effetto di stimolare o di
impedire la formazione di un potenziale d’azione nel secondo neurone, e quindi
di stimolare o inibire la trasmissione dell’impulso nervoso. Dopo avere svolto
la propria funzione, le molecole di neurotrasmettitore vengono inattivate nello
spazio intercellulare oppure riassorbite mediante endocitosi (reuptake) dalla
membrana del bottone sinaptico, e degradate da specifici enzimi.
Nel
lavoro pubblicato su Science, i
ricercatori mostrano che le membrane delle cellule neuronali ricche di lipidi
polinsaturi sono molto più sensibili all'azione di due proteine, dinamina e endofilina, proteine
coinvolte nel consolidamento o meno delle connessioni sinaptiche. Altre
misurazioni eseguite dagli scienziati francesi suggeriscono che questi lipidi rendono
le membrane più flessibili. Facilitando la deformazione e la scissione
necessaria per endocitosi, la presenza di lipidi polinsaturi potrebbe così spiegare
il rapido riciclo delle vescicole sinaptiche. L'abbondanza di questi lipidi nel
cervello potrebbe quindi rappresentare un vantaggio importante per la funzione
cognitiva.
“Considerando
che il nostro corpo non può sintetizzarli e che possono essere forniti solo da
una dieta adeguata (ricca di pesce grasso, eccetera), ci sembra importante
continuare questo lavoro per capire il legame tra le funzioni svolte da questi
lipidi nella membrana neuronale ed i loro benefici per la salute”, hanno
spiegato gli autori dello studio.