Oggi pomeriggio a Berlino, nel corso del XIV Congresso dell''European Hematology Society, sarà conferito a Pier Mannuccio Mannucci, presidente del Gruppo 2003, il Jean Bernard Lifetime Achievement Award. Il riconoscimento, istituito per la prima volta nella precedente edizione del convegno, l'anno scorso a Copenaghen, intende premiare i più eminenti medici e scienziati che, nel corso della loro vita, abbiano contribuito in maniera significativa all'avanzamento dell'ematologia. Tra i primi nomi non poteva mancare Mannucci, che oltre all'attività accademica come professore ordinario di Medicina Interna dell'Università Statale di Milano e a quella clinica come direttore del Dipartimento di Medicina e Dermatologia presso l'Ospedale Maggiore Policlinico della stessa città, ha condotto importanti ricerche nel campo dell'emofilia, soprattutto in relazione agli effetti collaterali della terapia, della malattia di von Willebrand, della fisiopatologia e della genetica della cardiopatia ischemica, del tromboembolismo venoso e delle trombofilie ereditarie. Per tutti questi lavori è risultato tra i primi 215 ricercatori mondiali maggiormente citati nel periodo 1981/1999 nella categoria Clinical Medicine secondo le rilevazioni dell'Institute for Scientific Information.
Riconoscimento a Mannucci
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Ma il periodo di detenzione dei figli è parte della pena inflitta alle madri?

Nel decreto-legge “Sicurezza”, appena approvato, una misura riguarda la detenzione di bambini e bambine costretti a passare i primi anni della propria vita insieme alle madri detenute. Una misura disumana che ne compromette lo sviluppo armonico e che non rispetta la Convenzione Onu dei diritti dell’infanzia e nemmeno l’articolo 32 della Costituzione.
Il 4 aprile scorso quello che doveva essere il disegno di legge “Sicurezza” è stato approvato dal governo, nella forma però di decreto-legge, per evitare la discussione in aula di un testo che aveva raccolto molte critiche e dubbi di costituzionalità, espressi anche da istituzioni nazionali e internazionali. Lo stesso presidente Mattarella ha fatto presente sei rilievi, che sono stati accolti nella versione definitiva del decreto.
