fbpx Squittii quasi umani | Page 5 | Scienza in rete

Squittii quasi umani

Primary tabs

Read time: 1 min

E' grazie alle parole che possiamo esprimere concetti, pensieri e stati d'animo. Ma quale percorso evolutivo ci ha portato a sviluppare delle così fini abilità comunicative? Wolfgang Enard del Max Planck Institut per l'antropologia evoluzionistica di Lipsia (in Germania) ha scoperto che topi modificati per esprimere la sequenza umana di Foxp2, un gene coinvolto nell'elaborazione del linguaggio, emettono richiami e vocalizzi più articolati. I topi "parlanti" mostrano inoltre cambiamenti strutturali, neurofisiologici e neurochimici in un'area del cervello che nell'uomo è associata al linguaggio. Foxp2 è presente anche nello scimpanzé, ma la sua sequenza differisce da quella delle grandi scimmie per due aminoacidi. Questa differenza sembra essere comparsa dopo che la linea evolutiva dell'uomo si è separata da quella delle grandi scimmie. È stato proprio per verificare il ruolo di Foxp2 nell'evoluzione del linguaggio che Enard ha inserito una copia del gene umano nel topo. I risultati dello studio, pubblicati su Cell, aggiungono un tassello in più nella ricostruzione del processo evolutivo che ha dato all'uomo il dono della parola. È questo inoltre il primo studio eseguito in un modello animale in grado di mostrare come una sostituzione aminoacidica possa essere rilevante per l'evoluzione umana.

Fonti: Cell , Video

Autori: 
Sezioni: 
Linguaggio

prossimo articolo

Piano Pandemico nazionale: gli epidemiologi rilevano diverse criticità

una rete di nodi uniti tra loro

Sappiamo che una pandemia non è un evento impossibile, e quella di Covid-19 avrebbe dovuto stimolare la preparazione a eventuali ulteriori epidemie. Ora, in effetti, è in valutazione alla conferenza Stato-Regioni la bozza di un Piano Pandemico nazionale: ma è davvero in grado di prevedere e gestire tutte le difficoltà che una pandemia può metterci davanti? Le criticità, secondo l'Associazione italiana di epidemiologia, non mancano.

Un rametto d’esperienza vale un’intera foresta di avvertenze. (James Russell Lowell)