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L’uomo e la natura, dopo Galileo e Darwin. Seconda edizione della Scuola "Scienza e società"

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2009-10-22T22:00:00

Presentazione

Il 2009 è l’anno di Charles Darwin. Ed è l’anno di Galileo Galilei.
È l’anno di Charles Darwin per due diversi motivi: perché il naturalista inglese è nato a Shrewsbury nello Shropshire  il 12 febbraio 1809 e, quindi, nel 2009 ricorre il bicentenario dalla nascita; e perché il 24 novembre 1859 il teorico dell’evoluzione biologica ha dato alle stampe il suo libro più importante, On the Origins of Species by Means of Natural Selection, e quindi quest’anno ricorre il centocinquantesimo anniversario della pubblicazione del testo fondamentale della teoria fondamentale delle scienze della vita.
Ma il 2009 è anche l’anno di Galileo Galilei, perché esattamente quattro secoli fa, dopo l’estate 1609, il fisico toscano, professore di matematica a Padova, fece un gesto semplice e insieme rivoluzionario: puntò verso il cielo il cannocchiale che aveva appena migliorato, dopo aver avuto notizia della sua esistenza, e iniziò a vedere con gli occhi «cose mai viste prima»: i monti e le valli e le ombre che fanno della Luna un oggetto cosmico della stessa specie della Terra; i quattro (maggiori) satelliti che ruotano intorno a Giove, le infinite stelle che non si vedono a occhio nudo. È per celebrare queste scoperte che le Nazioni Unite hanno proclamato il 2009 “Anno internazionale dell’astronomia”.
Il 2009 ci rimanda dunque a due rivoluzioni – forse le due rivoluzioni più importanti – della scienza moderna: la rivoluzione della fisica, avviata dalle scoperte astronomiche di Galileo, e la rivoluzione della biologia, avviata dalla elaborazione della teoria dell’evoluzione biologica per selezione naturale del più adatto di Darwin.
Galileo con le osservazioni effettuate tra il 1609 e il 1610 ha consentito all’uomo di vedere con altri occhiali il mondo intorno a sé.
Allo stesso modo le osservazione e le deduzioni di Charles Darwin hanno portato i naturalisti a scoprire non il concetto di evoluzione biologica – che quello era ormai pressoché consolidato per la comunità scientifica – ma a guardare all’evoluzione delle specie, ivi inclusa la specie Homo sapiens, in modo affatto nuovo.
Le novità di galileo e Darwin hanno avuto enormi conseguenze non solo sul piano scientifico, ma anche su quello filosofico e persino teologico. Perché hanno spostato l’uomo dal centro del creato e hanno modificato definitivamente il suo rapporto con la natura.
Dopo Galileo sappiamo che l’uomo non è più né al centro del movimento cosmico né in un luogo speciale dell’universo. Dopo Darwin, sappiamo che l’uomo non è il dominatore alieno della natura – e neppure il suo baco corruttore – ma è parte integrante della natura.
Facendo questo Galileo e Darwin, quattrocento e centocinquanta anni fa, hanno portato a termine la più grande rivoluzione culturale della storia. E lungi dall’aver scardinato le leggi morali della società – come temeva il poeta John Donne dopo Galileo e il vescovo Samuel Wilberforce dopo Darwin – hanno dato all’uomo un nuovo ruolo e nuove responsabilità.
Oggi le novità di Galileo e Darwin assumono ancora più forza. Le mura della torre d'avorio che a lungo hanno separato la scienza dal resto della società umana sono infatti crollate.
Tra scienza e società, oggi i rapporti sono semplicemente necessari, sia per gli scienziati che per tutti i cittadini. La scienza infatti entra sempre più nella vita quotidiana dei cittadini. È parte sempre più rilevante e ineludibile non solo non solo della cultura dell'uomo, ma anche dell'economia, della politica, dell'etica.
Scienza e democrazia sono due dimensioni che si intersecano sempre di più.
Ecco perché la seconda edizione della scuola di Ischia su “Scienza e Società” è dedicata a «L’uomo e la natura, dopo Galileo e Darwin» e leggerà con gli occhi di oggi il ruolo che l’uomo assegna a se stesso nel cosmo, il ruolo che assegna a se stesso nella biosfera del pianeta Terra, la complessità intrinseca a questi rapporti, l’idea di progresso.
Il programma prevede gli interventi di Bruno Arpaia, Ernesto Carafoli, Mario Campanino, Andrea Cerroni, Giulio de Martino, Orlando Franceschelli, Giulio Giorello, Pietro Greco, Angelo Guerraggio, Ugo Leone, Pietro Nastasi, Antonio Navarra, Paola Pierobon, Olga Rickards, Vittorio Silvestrini, Guglielmo Tamburrini, Settimo Termini.

  Programma
 
23 ottobre, Venerdì pomeriggio ore 15-19Apertura Angelo Guerraggio (Storia della matematica, Università Bocconi di Milano) I teoremi si inventano o si scoprono? La “realtà” in matematica
 L’uomo nel cosmoGiulio Giorello (Filosofia della Scienza, Università Statale Milano)L’uomo e la natura dopo Galileo e Darwin
  Olga Rickards (Antropologia molecolare, Università Tor Vergata di Roma)Uomini per caso
  Orlando Franceschelli (Filosofia della Scienza Università la sapienza di Roma)L’anima dopo Darwin
Ore 21.00(da confermare)Antonia Pingitore (regista, Milano) Daniela Suman (Milano)La scienza imperfetta degli uomini
24 ottobre, Sabato mattina ore 9-13L’ambienteUgo Leone (Politica dell’ambiente, Università Federico II di Napoli, Parco del Vesuvio)L’uomo e l’ambiente
  Antonio Navarra (Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici, Lecce)L’uomo e il clima
  Giulio de Martino (bioeticista, Istituto universitario Suor Orsola Benincasa, Napoli)L’uomo, l’etica e l’ambiente
Sabato pomeriggio Ore 15-19La complessità e la nascita di nuove discipline. Settimo Termini (Istituto di Cibernetica del Cnr di Napoli e Università di Palermo)L'evoluzione della cibernetica. Un caso di studio- I 40 anni dell'Istituto di Cibernetica.
  Paola Pierobon (Istituto di Cibernetica del Cnr di Napoli)Titolo da comunicare
  Guglielmo Tamburrini (Filosofia della scienza Università Federico II di Napoli)Complessità e intelligenza
  Ernesto Carafoli (Chimica biologica, Università di Padova)Percezione estetica e creatività in arte e in scienza. Ovvero: il come e il perchè del creare
Ore 21.00 Bruno Arpaia (scrittore, Milano)Wiener e Caianiello
25 ottobre, Domenica mattina Ore 9-13.00Il progressoPietro Nastasi (Storia della matematica, Università di Palermo)Il progetto di Antonio Ruberti
  Pietro Greco (Fondazione IDIS-Città della Scienza di Bagnoli) L’uomo nell’economia della conoscenza
  Andrea Cerroni (sociologia della scienza, Università Bicocca di Milano)L’uomo nella società della conoscenza
  Vittorio Silvestrini (fisica, Presidente Fondazione IDIS-Città della Scienza di Bagnoli)Per una società democratica della conoscenza

La partecipazione è gratuita.
La Scuola Scienza e Società rilascia un attestato di partecipazione ai docenti e a tutti coloro che ne fanno richiesta.
La Scuola collabora alla sistemazione alberghiera.

Per informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa.
Elena Greco
e-mail: elgreco2007@libero.it

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