fbpx Revisioni di Una firma per Ipazia | Scienza in rete

Revisioni di Una firma per Ipazia

Primary tabs

Revisione Operazioni
2 November, 2009 - 11:35 da Amministratore
This is the published revision.
30 October, 2009 - 11:44 da Amministratore
30 October, 2009 - 11:41 da Amministratore
30 October, 2009 - 11:41 da Amministratore
30 October, 2009 - 10:59 da Amministratore
30 October, 2009 - 10:56 da Amministratore
30 October, 2009 - 10:54 da Amministratore
30 October, 2009 - 10:45 da Amministratore
30 October, 2009 - 10:43 da Amministratore
30 October, 2009 - 10:36 da Amministratore

prossimo articolo

Di latticini, biotecnologie e latte sintetico

La produzione di formaggio è tradizionalmente legata all’allevamento bovino, ma l’uso di batteri geneticamente modificati per produrre caglio ha ridotto in modo significativo la necessità di sacrificare vitelli. Le mucche, però, devono comunque essere ingravidate per la produzione di latte, con conseguente nascita dei vitelli: come si può ovviare? Una risposta è il latte "sintetico" (non propriamente coltivato), che, al di là dei vantaggi etici, ha anche un minor costo ambientale.

Per fare il formaggio ci vuole il latte (e il caglio). Per fare sia il latte che il caglio servono le vacche (e i vitelli). Cioè ci vuole una vitella di razza lattifera, allevata fino a raggiungere l’età riproduttiva, inseminata artificialmente appena possibile con il seme di un toro selezionato e successivamente “forzata”, cioè con periodi brevissimi tra una gravidanza e la successiva e tra una lattazione e l’altra, in modo da produrre più latte possibile per il maggior tempo possibile nell’arco dell’anno.