L’insostenibile invisibilità del software
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Essenziale ma spesso dimenticato, il software di ricerca è il motore nascosto della produzione scientifica. Pur contribuendo in modo decisivo alla scoperta e alla riproducibilità dei risultati, rimane in ombra nei criteri di valutazione accademica: riconoscerne il valore significa non solo garantirne la conservazione e la citazione, ma anche rafforzare la scienza aperta e la qualità della ricerca.
Si racconta che negli Stati Uniti, sul finire degli anni ’30, uno sceneggiatore si sedette davanti al produttore della Paramount e consegnasse al famoso regista Ernst Lubitsch 200 pagine bianche, invitandolo a mettere lì il suo già leggendario Lubitsch touch. Una provocazione usata per sottolineare come il lavoro degli sceneggiatori, pur essenziale, restasse sistematicamente nell’ombra nonostante desse corpo alla visione e alle scelte di registi geniali come Lubitsch, appunto.