Al vaglio del Presidente della Repubblica, la manovra anticrisi ideata da Tremonti risparmia una serie di prestigiosi enti di ricerca, ai vertici della produttività scientifica nazionale, fra cui l'Istituto nazionale di astrofisica (INAF), l'Istituto nazionale di alta matematica (INDAM), l'Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (OGS) e la Stazione zoologica A. Dohrn di Napoli. Questi enti sarebbero stati soppressi e il personale a tempo indeterminato trasferito al CNR o ad altri enti e ministeri: destino che continuerà a valere soprattutto per le stazioni sperimentali (vedi elenco in calce). Rimandata inoltre a una più meditata riflessione il dimezzamento dei fondi (rispetto alle erogazioni del 2009) agli enti culturali e fondazioni. Ora, il decreto firmato da Napolitano, all'articolo 7 comma 24 impegna i ministri competenti a emanare entro 60 giorni un decreto per "stabilire il riparto delle risorse disponibili". Dal testo del decreto non è ancora chiaro se il taglio interesserà ora tutti gli enti e fondazioni culturali, o solo quel centinaio precedentemente compreso nell'allegato 3 della bozza di decreto.
INAF e altri salvati dalla scure
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Quale futuro per i giovani ricercatori?

Pubblichiamo la lettera aperta indirizzata alla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, firmata da assegnisti di ricerca e dottorandi, riguardo alla transizione dagli Assegni di Ricerca (AdR) ai Contratti di Ricerca (CDR), introdotti dalla legge n.79 del 29/06/22. Si può aderire all'appello aggiungendo la propria firma.
Questa lettera aperta indirizzata alla Ministra dell’Università e della Ricerca, Onorevole Anna Maria Bernini, esprime la forte preoccupazione dei firmatari, composti da assegnisti di ricerca e dottorandi, riguardo alla transizione dagli Assegni di Ricerca (AdR) ai Contratti di Ricerca (CDR), introdotti dalla legge n.79 del 29/06/22.
