Puntualissima, subito dopo che l'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato per la nuova influenza da H1N1 il livello 6 di pandemia, Novartis ha annunciato di aver pronto il primo lotto di vaccino. Il risultato, raggiunto con settimane di anticipo rispetto al previsto, è frutto della nuova tecnica di produzione che sfrutta colture cellulari invece delle uova, accelerando i tempi e consentendo di ottenere un numero di dosi molto maggiore. L'azienda svizzera, che aveva ricevuto a fine maggio 289 milioni di dollari dal Dipartimento della sanità statunitense per lo sviluppo, gli studi clinici e la produzione del vaccino, ha dichiarato che questo primo stock sarà utilizzato per effettuare i test preclinici e clinici indispensabili per ottenere l'autorizzazione del prodotto entro l'autunno. Nel frattempo la malattia, che negli Stati Uniti è stata identificata con certezza in quasi 18.000 casi e ha fatto 45 vittime, in Italia è stata dimostrata in una sessantina di persone: il viceministro alla salute Ferruccio Fazio ha dichiarato che i ministri europei stanno prendendo in considerazione l'idea di estendere la vaccinazione a bambini e ragazzi tra gli 8 e i 17 anni.