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Addio all'Italia

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Alla fine ha gettato la spugna e, come tanti altri colleghi, ha preso la sofferta decisione di andarsene all'estero. Diversamente da altri, però, che hanno preso la stessa decisione in silenzio, Rita Clementi, 47 anni, genetista dell'Università di Pavia, nota in tutto il mondo per aver scoperto le basi genetiche di alcune forme di  linfoma, ha voluto  trasformare la sua scelta in un'occasione di denuncia del sistema della ricerca in Italia. Con una lettera al presidente Giorgio Napolitano, pubblicata con grande rilievo dal Corriere della Sera, la ricercatrice ha espresso la sua rabbia per un sistema che nega in continuazione i criteri della meritocrazia, mettendo i bastoni tra le ruote a chi vuole lavorare e favorendo perfino chi è stato dichiarato colpevole di frode nei concorsi. «Non è solo questione di finanziamenti» conclude, «ma di un sistema che non danneggia solo i ricercatori precari, ma tutto il Paese e le sue prospettive di sviluppo».

Corriere della Sera, 29 giugno 2009

 

 

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Se il corpo cambia, cambia l'anima, cambia la società: Emilia Peréz

uno screenshot dal film Emilia Perez

Un’ovazione di nove minuti all’anteprima del festival di Cannes, il golden globe per il miglior film musicale, 13 nomination agli Oscar,  ma anche tante critiche in Messico, ancora prima dell’uscita nelle sale e ora un alternarsi di commenti positivi e negativi sulla stampa italiana ed europea. Emilia Perez racconta di un boss del narcotraffico che affronta un percorso di riassegnazione di genere e pone a noi spettatori domande esplicite e sotterranee. E, con buona pace di Trump che riconosce i soli generi maschile e femminile, induce a pensare ai corpi, anche rispetto alla cultura.

Cover: uno screenshot del film Emilia Perez, da Wikimedia Commons.

Joaquín Archivaldo Guzmán Loera detto El Chapo (il tappo) è stato un potente boss del narcotraffico messicano, capo del cartello di Sinaloa, sin dagli anni ’80 fino al 2017, quando fu estradato negli USA dopo varie evasioni dalle carceri messicane e dopo aver fatto fuori gli altri cartelli, in particolare quello di Juárez. Deve scontare la pena dell’ergastolo in regime di massima sicurezza, mentre l’organizzazione è ora gestita dal figlio Ovidio Guzmán. Cinque i libri tradotti in italiano sulla storia de El Chapo, l’ultimo del 2024 (El Chapo.