fbpx Microcosmo: batteri, virus, atomi e molecole in 3D | Scienza in rete

Microcosmo: batteri, virus, atomi e molecole in 3D

Primary tabs

Read time: 1 min

Microcosmo 3D Free è una app che consente di osservare modelli 3D di batteri, virus, atomi, molecole e particelle. 
Nella versione gratuita sono disponibili 9 modelli 3D dei 20 della versione a pagamento e per ogni modello è disponibile una breve descrizione.
Microcosmo 3D Free è stata realizzata da Online Science Classroom che sviluppa app educative per bambini.

[video:http://www.youtube.com/watch?v=fxAsAq0rbYQ]

Online Science Classroom ha sviluppato anche l'app complementare di Microcosmo 3D Free, 3D Macrocosmo Free che consente di viaggiare nell'Universo. Le lingue disponibili sono sempre inglese, tedesco e russo e nella versione gratuita sono disppnibili 10 modelli 3D dei 32 della versione a pagamento. Anche 3D Macrocosmo è disponibile per sistemi operativi iOs e Android

[video:http://www.youtube.com/watch?v=rVVRlrDdiZM]

Per chi fosse interessato a seguire o a contattare gli sviluppatori questi i loro canali Facebook e Twitter.

Anteprime di Microcosmo 3D Free:

microcosmo

microcosmo

microcosmo

microcosmo


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

La COP sei tu, economia

Il presidente della COP 29 di Baku, Mukhtar Babayev, chiude i lavori con applausi più di sollievo che di entusiasmo. Per fortuna è finita. Il tradizionale tour de force che come d'abitudine è terminato in ritardo, disegna un compromesso che scontenta molti. Promette 300 miliardi di dollari all'anno per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare la transizione, rimandando al 2035 la "promessa" di 1.300 miliardi annui richiesti. Passi avanti si sono fatti sull'articolo 6 dell'Accordo di Parigi, che regola il mercato del carbonio, e sul tema della trasparenza. Quella di Baku si conferma come la COP della finanza. Che ha comunque un ruolo importante da giocare, come spiega un report di cui parla questo articolo.

La COP 29 di Baku si è chiusa un giorno in ritardo con un testo variamente criticato, soprattutto dai paesi in via di sviluppo ed emergenti che hanno poca responsabilità ma molti danni derivanti dai cambiamenti climatici in corso. Qualche decina di paesi, fra i quali le piccole isole, saranno inabitabili se non definitivamente sott’acqua se non si rimetteranno i limiti posti dall’Accordo di Parigi del 2015, cioè fermare il riscaldamento “ben sotto i 2°C, possibilmente. 1,5°C”, obiettivo possibile uscendo il più rapidamente possibile dalle fonti fossili.