Fabrizio Oleari è il nuovo presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. Oleari andrà a sostituire così Enrico Garaci - a capo dell'organismo tecnico-scientifico da più 10 anni - su proposta del Ministro della Salute Renato Balduzzi. L’ufficializzazione della nomina è arrivata lunedì 2 aprile, con la firma del dpcm da parte del presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti.
“Con la nomina di Fabrizio Oleari si rafforza ancora di più il ruolo dell’Istituto Superiore di Sanità come organismo tecnico-scientifico al servizio dell’intera sanità italiana, del Ministero della Salute e delle Regioni”. Renato Balduzzi ha così commentato il passaggio di consegne ai vertici dell’ISS, ribadendo il ruolo dell'Istituto come strumento fondamentale per tutto il Servizio Sanitario Nazionale.
“Occorre sempre più potenziare l’Istituto Superiore di Sanità, perché oggi siamo di fronte a grandi sfide in Italia, in Europa e nel mondo intero, soprattutto nel campo delle prevenzione. Il compito che ci attende è integrare sempre più strettamente prevenzione, cura e riabilitazione, considerando fondamentale e sempre più strategico il ruolo della ricerca scientifica”
La nomina del nuovo presidente, avanzata sulla base di una rosa di candidati - che comprendeva Ruggiero De Maria, direttore scientifico dell'Istituto dei tumori Regina Elena e Paolo Vineis, a capo della cattedra di Epidemiologia ambientale dell'Imperial college di Londra - e annunciata a ridosso delle elezioni politiche, è stata al centro di diverse polemiche sorte per la lontananza di Oleari dal mondo della ricerca scientifica, pur riconoscendo le sue incontestabili preparazione e capacità professionale. Secondo i contestatari, e fra questi il senatore Ignazio Marino, Oleari era uno dei cinque finalisti fra i quali c'era anche Ruggiero De Maria, direttore scientifico dell'Istituto dei tumori Regina Elena di Roma, Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma, Stefano Vella, direttore del Dipartimento del farmaco dell'Istituto superiore di sanità e Paolo Vineis, a capo della cattedra di Epidemiologia ambientale dell'Imperial college di Londra.
Il
perfezionamento della nomina di Oleari si realizzerà con la registrazione del
provvedimento alla Corte dei Conti, un passaggio formale per la verifica
amministrativa di compatibilità con i conti dello Stato, atto che avviene in
genere nell'arco di un mese.
La nomina di Fabrizio Oleari, fatta poco prima delle elezioni, aveva scatenato non poche polemiche, sebbene la proposta del ministro della Salute fosse stata avanzata sulla base di una rosa di candidati. Secondo i contestatari, e fra questi il senatore Ignazio Marino, Oleari è il solo, tra i candidati, a non aver fatto ricerca scientifica, pur avendo una capacità professionale e una preparazione che nessuno aveva contestato. Oleari era uno dei cinque finalisti fra i quali c'era anche Ruggiero De Maria, direttore scientifico dell'Istituto dei tumori Regina Elena di Roma, Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma, Stefano Vella, direttore del Dipartimento del farmaco dell'Istituto superiore di sanità e Paolo Vineis, a capo della cattedra di Epidemiologia ambientale dell'Imperial college di Londra.