Secondo la classifica del Council di Taiwan, l'Università degli studi di Milano è 19a in Europa e 77a nel mondo. Giudizio - redatto secondo rigorosi criteri scientifici di produttività ed eccellenza - condiviso dall'altra classifica delle università, quella di Shangai. Questa eccellenza ambrosiana si scontra però con la mancanza di posti di lavoro per giovani ricercatori anche in Lombardia. Ne è segno il rischio di chiusura del Nerviano Medical Sciences, recuperato in extremis, e la chiusura annunciata di Cell Therapeutic Europe, alle porte di Milano. Che fare? Può la regione Lombardia farsi promotrice di un progetto di rilancio del lavoro scientifico nella regione?