Il mondo della ricerca
Il mondo non sta cambiando. Il mondo è già cambiato. Malgrado la recente crisi finanziaria, è diventato più ricco: negli ultimi venti anni la ricchezza sul pianeta è raddoppiata.
Il mondo non sta cambiando. Il mondo è già cambiato. Malgrado la recente crisi finanziaria, è diventato più ricco: negli ultimi venti anni la ricchezza sul pianeta è raddoppiata.
La frase “Le due Culture” fu usata per la prima volta da Charles Percy Snow in una Lettura (la Rede Lecture) all’Università di Cambridge nel Maggio del 1959. Per quanto Snow avesse parlato solo di cultura scientifica e cultura letteraria, e non di cultura artistica in generale, il concetto si estese rapidamente alla cultura artistica in generale. Ed è divenuto gradualmente chiaro che le due culture hanno differenze intrinseche: la cultura scientifica è obiettiva e richiede verifica, quella artistica è soggettiva e non la richiede. di ERNESTO CARAFOLI
Nel complesso, il giudizio sul decreto non può che essere positivo, perché per la prima volta si parla di merito, termine sconosciuto al sistema universitario Italiano. Ma non basta: non basta se continueremo ad avere 95 università (di cui quasi la metà gravemente indebitate), più di 5000 corsi di laurea, più di 600 facoltà, più di 300 sedi di atenei distaccate e minuscole, quasi sempre senza aule e laboratori e basate su corsi telematici per lo più virtuali. Un nuovo progetto di riforma dell’università deve essere realmente radicale, e dare un forte segnale di discontinuità. Il Gruppo 2003, già nel 2005 durante la discussione della legge 230 sull’università, aveva presentato proposte innovative che affrontavano il nodo centrale di un’università Italiana: la totale assenza di incentivi (dentro l’università) e di competizione (tra le università). La proposta di base era e rimane quella delle tre abolizioni: abolizione dei concorsi, abolizione del posto fisso nelle università, abolizione del valore legale del titolo di studio.
Il primo agosto, con provvedimento adottato dal Consiglio dei Ministri, è stata commissariata l'Agenzia Spaziale Italiana (www.asi.it), a poco più di un anno dall'insediamento del suo ultimo presidente. Non intendo qui entrare nel merito delle ragioni che hanno portato a questa decisione e ancor meno della scelta del commissario, del suo mandato o della sua durata. Interessa molto di più la procedura che verrà seguita, al termine del commissariamento, per la nomina del nuovo Presidente. Interessa il Metodo.
«Un Paese evoluto è quello in cui la popolazione nel suo complesso è convinta che la produzione di cultura in tutte le sue forme è l’investimento più importante che si possa fare». Così scrive Carlo Bernardini nel suo pamphlet Il cervello del Paese, mutuando il titolo da una rivisitazione del noto apologo di Menenio Agrippa: il cervello del “corpo” sociale di un Paese evoluto è l’Università.