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Futuro Remoto
Un viaggio tra scienza e fantascienza
XXIII edizione
Città della Scienza
Un viaggio tra scienza e fantascienza
XXIII edizione
www.futuroremoto.it
Per i ricercatori 40 milioni
Ecco cosa bolle nella pentola del pianeta Terra
I fattori che regolano il clima seguono differenti scale temporali. Possiamo distinguere quelli che hanno condizionato il clima dalla formazione della Terra fino a circa 600 milioni di anni fa dai fattori rilevanti in epoche successive. All'origine il clima era legato alla intensa attività vulcanica, in parte dovuta all'urto con corpi celesti nel sistema solare in via di stabilizzazione gravitazionale e al sollevamento dei primi continenti. di GUIDO BARONE
Il mistero dei pozzi avvelenati
Non c'entrano merletti, né vecchie signore: a contaminare con l'arsenico centinaia di migliaia di pozzi d'acqua nel Bangladesh sono batteri che ossidano il carbonio proveniente dal liquame sedimentato sul fondo degli stagni. Per avere materiale di riempimento che consentisse loro di costruire abitazioni sul delta del Gange, gli abitanti di questa regione scavano infatti pozze dove finisce col ristagnare materiale organico.
Politecnico per bambini
Riccardo Pietrabissa, prorettore del Politecnico di Milano a Lecco spiega il progetto di divulgazione scientifica rivolto ai bambini: p2k, Politecnico to kids.
Colori prima del volo
Immagine del pattern di espressione di geni coinvolti nello sviluppo di embrioni, transgenici e non, di Drosophila melanogaster (moscerino della frutta). Ingrandimento 200x, microscopio confocale a fluorescenza.
Perché Obama è timido
Frenata di Obama sugli impegni che si potranno prendere al summit di Copenaghen il porssimo dicembre sul clima. Le analisi di questo sususlto di prudenza si sprecano, ma sicuramente i due ostacoli più grossi sono: da un lato la ritrosia della Cina a impegnarsi in un programma di deciso taglio delle emissioni, visto che la Cina è pur sempre la prima potenza che brucia carbone nel mondo; dall'altro il Congresso degli USA, che non pare entusiasta di seguire la corsa del presidente per un mondo carbon-free.
Vogliamo prendere l'infarto per le code
E' accertato che tra gli individui adulti con pressione del sangue, colesterolo e glicemia alti, sovrappeso e fumatori, in media 30 su 100 svilupperanno un infarto nei prossimi 10 anni, ma non sappiamo identificare questi 30 dagli altri 70 che non lo avranno, né sappiamo se l'evento arriverà tra un mese o tra 9 anni, né se sarà piccolo o fatale. Inoltre, quando riusciamo a correggere i fattori di rischio riduciamo questa percentuale, per esempio da 30 a 15 per ogni 100 individui trattati. Tuttavia 15 su 100 avranno un infarto egualmente e non sappiamo distinguerli dai 15 che hanno risposto alle strategie preventive. Infine molti altri sviluppano un infarto senza avere mai avuto fattori di rischio. La mia proposta è raccogliere e studiare questi casi che si discostano dal comportamento medio, perché possono rivelarci quello che ancora non sappiamo per prevenire gli accidenti cardiovascolari.