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La mancanza di coraggio tra gli ultimi della classe
L'economia e l'etica sono sorelle e non rivali
Uno Scrigno mai visto
Davvero John Herschel non poteva trovare nomignolo più azzeccato. Fu il grande astronomo inglese, infatti, a inventare per l'ammasso stellare di Kappa Crucis il nome di "Scrigno di gioielli". Se a qualcuno sembra troppo altisonante, gli basterà una rapida occhiata alle fantastiche immagini diffuse nei giorni scorsi da tre eccezionali telescopi per togliersi ogni dubbio.
La ricerca fatta al computer
Non è ancora il momento di dire addio a stabulari e colture cellulari, ma la ricerca di nuovi farmaci si avvale sempre più dell'informatica. Due studi, usciti quasi in contemporanea ne illustrano due promettenti applicazioni. Sulle Nature Reviews Drug Discovery Pankaj Agarwal e David B.
Trenta in un colpo
Qualche giorno fa, il gruppo dell'Osservatorio di Ginevra ha annunciato la scoperta di 30 nuovi pianeti extrasolari. Questo porta il numero totale oltre quota 400. Ma qual è l'importanza di queste osservazioni? di MARIANGELA BONAVITA, SILVANO DESIDERA e RAFFAELE GRATTON
Mahmoud è libero
Lo studente di matematica iraniano Mahmoud Vahidnia, che si temeva fosse stato arrestato dopo aver aspramente criticato l'ayatollah Ali Khamenei, pare sia libero. Lo afferma l'agenzia stampa nazionale iraniana, compiaciuta di mostrare quanto sia tollerante il regime di Tehran.
Il ragazzo aveva parlato per venti minuti attaccando Khamenei in un incontro con il leader iraniano alla Università tecnica Sharif di Tehran. Subito dopo si era diffusa la voce che il ragazzo fosse sparito, voce contraddetta dalle autorità iraniane.
Lo scheletro del cosmo
Le teorie cosmologiche più condivise suggeriscono che su grande scala la materia dell'Universo formi un'immensa ragnatela. Incredibili filamenti di materia si dipanano per milioni di anni luce nel vuoto cosmico, costituendo una sorta di scheletro dell'Universo: le galassie si addensano intorno a queste strutture e laddove quei filamenti si intrecciano incontriamo giganteschi ammassi di galassie.
Il braccio corto dei privati
Si dice dell'Italia fanalino di coda degli investimenti in ricerca in Europa, superata (1,6% contro 1,1%) anche dalla Tunisia. Poi si scopre però che gli investimenti pubbici, per aunto bassi (0,5%) sono nella miserevole media. Ma sono quelli privati (0,6%) ad essere la metà rispetto ai partner. Segno della cronica debolezza della piccola emedia industria italiana, ma anche di vincoli burocratici (ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione di 200 giorni) e di un sistema di brevetti ancora poco connesso all'Europa e al mondo.
Settis: affamati di ricerca