fbpx All | Page 3 | Scienza in rete

All

Campi Flegrei, il vulcano sotto la città: tra segnali di vita e gestione dei rischi

Tra sollevamenti del suolo, sciami sismici e gas sotterranei, i Campi Flegrei pongono sfide cruciali per scienza e protezione civile in una delle aree vulcaniche più complesse al mondo.

Il Golfo di Pozzuoli visto dal satellite. Credit: NASA (CC0).

La caldera dei Campi Flegrei, nel Sud Italia, è uno dei sistemi vulcanici più affascinanti e complessi al mondo. Situata nell’area metropolitana di Napoli, luogo naturalisticamente meraviglioso, è urbanizzata da millenni. Attualmente vi risiedono quasi mezzo milione di persone.

La fine di UsAid è la fine di un’epoca?

La chiusura dell'agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (UsAid) segna la fine di un'era durata oltre sessant'anni. E ora, tra impatti devastanti sui programmi umanitari e nuovi equilibri geopolitici, il mondo della cooperazione deve reinventarsi.

Nell'immagine di copertina: lo screenshot della gif animata pubblicata dall'account X della House Foreign Affairs Committee Majority

«Siete una risorsa potente, che ci permette di esercitare la nostra influenza per il mantenimento della libertà. Se non fossimo coinvolti in maniera così importante, la nostra voce non avrebbe tanto vigore e poiché non vogliamo mandare truppe americane in tutte le parti del mondo dove la libertà potrebbe essere a rischio, mandiamo voi».

Quale futuro per i giovani ricercatori?

Una giovane ricercatrice al microscopio

Pubblichiamo la lettera aperta indirizzata alla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, firmata da assegnisti di ricerca e dottorandi, riguardo alla transizione dagli Assegni di Ricerca (AdR) ai Contratti di Ricerca (CDR), introdotti dalla legge n.79 del 29/06/22. Si può aderire all'appello aggiungendo la propria firma.

Questa lettera aperta indirizzata alla Ministra dell’Università e della Ricerca, Onorevole Anna Maria Bernini, esprime la forte preoccupazione dei firmatari, composti da assegnisti di ricerca e dottorandi, riguardo alla transizione dagli Assegni di Ricerca (AdR) ai Contratti di Ricerca (CDR), introdotti dalla legge n.79 del 29/06/22.

Falso allarme! Come i pipistrelli si riconoscono e smascherano le truffe

giovane maschio di Saccopteryx bilineata

Aiutereste qualcuno che chiede soccorso se fosse evidente che non è in pericolo? Probabilmente no, e a quanto pare anche i pipistrelli si comportano allo stesso modo. Un nuovo studio pubblicato su Current Biology rivela che questi animali sono in grado di confrontare ciò che vedono od odorano con ciò che sentono, per determinare se una situazione sia autentica.

Nell'immagine un giovane maschio di Saccopteryx bilineata Crediti immagine: Michael Stifter

Immaginate di ricevere un messaggio vocale con una richiesta di aiuto da parte di un vostro stretto conoscente che dice di trovarsi in difficoltà (come avviene in questo periodo con i messaggi in cui un ipotetico figlio sostiene di aver perso il telefono), e di smascherare rapidamente la truffa perché la stessa persona siede tranquillamente al vostro tavolo. Ebbene, anche i pipistrelli sono in grado di fare un ragionamento simile.

Giorgio Bignami: io me lo ricordo così

Il 16 marzo è mancato Giorgio Bignami, medico, farmacologo, ricercatore attento e critico dei fondamenti scientifici delle attività cliniche, ma anche intellettuale impegnato e studioso delle ricadute sociali della ricerca scientifica. Persona di ampi interessi, ha contribuito al rinnovamento della medicina e della psichiatria, lavorando con Franca e Franco Basaglia. Si deve a Bignami il primo Progetto nazionale salute mentale, attivato da segretario del “Centro OMS per la ricerca e la formazione nel campo della salute mentale in Italia”. Stefano Cagliano lo ricorda così.

Lo incontrai la prima volta, non ricordo per quale ragione, perché accanto a quella di medico seguivo l’attività giornalistica, con un occhio al problema farmaci.

Meteoriti: il ferro dal cielo che ha plasmato la nostra storia

Dalla tomba di Tutankhamon agli strumenti Inuit, il metallo extraterrestre dei meteoriti ha plasmato la nostra civiltà millenni prima dell'Età del Ferro. Eppure, fino al 1800 non credevamo all'esistenza dei meteoriti: la chimica Eva Munter e la paleoantropologa Alice Mosconi ci guidano in un viaggio tra mito, scienza e cultura materiale

La Terra, fin dai suoi esordi, è stata costantemente bersagliata da rocce e metalli vaganti: frammenti di corpi planetari andati in pezzi in qualche distante e silenziosa collisione cosmica. Un destino ineluttabile, a quanto pare. Ogni anno, circa 17.600 meteoriti di almeno 50 grammi ci raggiungono, come instancabili messaggeri provenienti dallo spazio. La maggior parte è fatta di pietra, ma un piccolo 4% è composto da leghe ferro-nichel, diverse dal ferro terrestre.

Perdere il cielo stellato. Intervista all’astrofisico Roberto Trotta

un cielo stellato con profilo di alberi

L'astrofisico Roberto Trotta ci guida alla riscoperta del cielo stellato, patrimonio universale che stiamo perdendo tra inquinamento luminoso e satelliti artificiali.

«Rischiamo di perdere per sempre il cielo stellato, protagonista indiscusso della letteratura, musica, mitologie e religioni di ogni cultura e tempo, e con esso la consapevolezza ecologica del nostro ruolo nell’Universo», racconta Roberto Trotta, astrofisico della Scuola internazionale di studi avanzati (SISSA) e autore di Il cielo stellato sopra di noi. Storia dell’umanità senza gli astri, pubblicato a marzo da Il Saggiatore.

Carne coltivata: 16 scienziati rispondono alla manifestazione di Coldiretti

Carne cucinata su una griglia

Dopo la manifestazione di Coldiretti a Parma, davanti alla sede dell’EFSA, volta a richiedere per la carne coltivata procedure di autorizzazione equiparabili a quelle previste per i farmaci, arriva una dichiarazione di 16 scienziati ed esperti che affermano che la richiesta non è basata su dati scientifici. E chiedono di essere maggiormente ascoltati. Crediti immagine: Andrea Valdivia/Unsplash

In una manifestazione promossa da Coldiretti, principale organizzazione degli imprenditori agricoli italiani, che si è svolta mercoledì 19 marzo a Parma, si sono radunate, secondo gli organizzatori, 20.000 persone, che hanno sfilato per le strade dirigendosi verso la sede dell’EFSA, l’Agenzia europea per la sicurezza degli alimenti, alla quale chiedono tra le altre cose regole più stringenti per l’approvazione dei novel foods.

Ma quanto consuma l’AI? Beh, intanto chiediamoglielo

codice data center

Quanta energia consuma l’intelligenza artificiale? L’1% abbondante della domanda globale di energia: il numero è in veloce crescita, anche se le incertezze sono molte. E lo stesso vale per il consumo d’acqua. Un’innovazione così potente non si può fermare, ma di sicuro serve sia più ricerca sia più regole per prevenirne l'impatto ambientale e renderla quindi a misura di umano.

Segnaliamo che si può riguardare la registrazione del convegno “L’intelligenza artificiale e il futuro della ricerca” dell’Accademia dei Lincei e del Gruppo2003 dello scorso 25 febbraio.

Immagine Pixabay

Che succede se chiediamo all’intelligenza artificiale quanta energia consuma? Spoiler: non molto, serve insistere – e comunque poi i dati ce li siamo andati a cercare, come si faceva “una volta”.

La vita in un Paese occupato

Condividiamo una traduzione sintetica della lettera ricevuta e pubblicata dalla scrittrice Anne Applebaum sulla sua newsletter Open Letters: una testimonianza della disperazione vissuta oggi da molte persone che lavorano nelle università e nelle istituzioni governative statunitensi.

«Qualche giorno fa, ho ricevuto una lettera insolita da un lettore che aveva letto il mio articolo sull'Atlantic, "There's a Term for what Trump and Musk are Doing: How Regime Change Happens in America", e che lo aveva trovato sia inquietante che accurato», scrive Anne Applebaum sulla sua newsletter Open Letters